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Il Messaggero Veneto 16-09-2001

Il ministro, ieri in fiera al convegno della Coldiretti, ha parlato dell'apertura a est dei mercati

Alemanno tutela Tocai e Collio

«E' vero, l'allargamento a Est dell'Unione Europea comporta anche rischi evidenti per il comparto agricolo e in generale per l'economia italiana. Ma se riusciremo a gestirlo in maniera adeguata, il rischio potrebbe essere estremamente ridotto». Giovanni Alemanno, ministro per le politiche agricole, riconosce l'esistenza di difficoltà specifiche connesse all'apertura delle frontiere con l'Est, e di problemi ancora da risolvere, ma si dichiara anche fiducioso nella capacità di affrontare la sfida da parte del governo.

«Dobbiamo fare in modo - ha infatti spiegato - che nei trattati ci sia il riconoscimento di alcune questioni importanti. Per il Friuli - ricorda il ministro - penso per esempio al Tocai e alla produzione vinicola del Collio, che devono essere adeguatamente tutelate». Intervenendo al convegno promosso dalla Coldiretti, l'esponente del governo ha parlato anche della qualità e del sistema di regole sulla rintracciabilità del prodotti.

«Soltanto attraverso il riconoscimento della qualità della nostra agricoltura e dei prodotti agroalimentari - ha affermato - riusciremo a essere competitivi in un'economia globale. Dobbiamo poi difendere con i nostri marchi i nostri prodotti dalla concorrenza sleale. E consapevoli che proprio sulla qualità ci giochiamo tutto, su questo si accentra la strategia del ministero».

Non poteva mancare, per Alemanno, una domanda sul decreto-legge sull'immigrazione e sui timori di ricadute negative sul comparto agricolo che, anche in questo territorio, richiama lavoratori extracomunitari. Ma il ministro rassicura: nessuna ricaduta negativa «perché le nuove regole e più severe sull'immigrazione colpiscono quella irregolare e rispondono a un bisogno di maggiore sicurezza e di controllo.

Per quanto attiene ai flussi, questi potranno essere calibrati meglio perché saremo certi che solo attraverso questo meccanismo sarà possibile entrare nel nostro Paese».