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Il Piccolo 22-10-2001

Denuncia il radicale Turco:

«Da qui passa troppa eroina che finanzia il terrorismo»

Una riflessione sul ruolo e la posizione di Trieste lungo le direttrici internazionali del traffico della droga. L’ha proposta Maurizio Turco, presidente degli elettori radicali e deputato al Parlamento europeo. In una conferenza stampa promossa ieri in piazza Unità, Turco ha sostenuto che l’ eroina che quotidianamente transita lungo i Balcani passando per il capoluogo giuliano continua a finanziare il terrorismo internazionale con la connivenza delle Nazioni Unite e della Comunità europea.

«Non è possibile che questi grossi quantitativi di droga continuino a varcare i confini senza essere notati», ha affermato l’europarlamentare. In particolare Turco ha sostenuto come il vicesegretario dell’Onu Pino Arlacchi abbia intrattenuto dei rapporti diretti con i vertici politici talebani. «Ciò si evince – ha affermato l’esponente radicale – da quella recente commissione di controllo per la lotta alla droga organizzata dall’Onu a fine aprile di quest’anno, dove apparvero chiari i contatti tra le Nazioni Unite e i talebani.

«Il proibizionismo sulle droghe – ha rincarato – continua a fare il gioco di chi le produce. Per fermare questo andazzo la soluzione è cambiare le leggi. Da parte nostra, accanto alla riforma del testo unico sugli stupefacenti, rilanciamo la richiesta di promuovere un’iniziativa giudiziaria per accertare i comportamenti di quei componenti delle Nazioni unite della Commissione europea che hanno avuto dei contatti diretti con i terroristi». Una proposta difficilmente percorribile, visto che il recente provvedimento sulle rogatorie impedisce l’acquisizione di documentazioni dall’estero che potrebbero dare chiarimenti sulla questione.

Dopo la conferenza stampa, Turco e la delegazione radicale si sono recati in visita alle carceri triestine e a quelle di Gorizia e di Udine.

m.l.