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Il Messaggero Veneto 04-11-2001

I radicali: che oscenità il presidente "indicato"

TRIESTE - (L.S.) I radicali dichiarano guerra al progetto di riforma elettorale del Friuli-Venezia Giulia (il sistema proporzionale alla tedesca, con indicazione del presidente), e lo fanno per voce del segretario del partito Daniele Capezzone, che, introducendo i lavori del comitato nazionale, ha speso parole durissime contro la "B 2", ovvero l'asse Berlusconi-Bertinotti, e i "mostri" generati dalle assemblee regionali, in particolare quella autonoma del Friuli-Venezia Giulia.

«Quelli del Polo - e non solo loro - sono arrivati a inventarsi il "semigovernatore indicato con doppia preferenza", cioè una specie di semipresidenzialismo in cui il semipresidente è solo indicato e non eletto dai cittadini, e deve pure guadagnarsi le preferenze sul "listino", salvo poi essere effettivamente eletto dal Consiglio», ha detto Capezzone. «Praticamente una specie di corso di sopravvivenza, al termine del quale il povero candidato è completamente spappolato, masticato, digerito e poi... espulso (e non approfondiamo come) dalla sua coalizione.

Roba che il Tatarellum diventa il fronte avanzato della rivoluzione liberale». Il responsabile locale Stefano Santarossa annuncia che i radicali si attiveranno contro la riforma.