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Il Messaggero Veneto 17-02-2002

Diminuite le pensioni d'invalidità In Friuli meno 31%

ROMA - L'Italia non è più il paese dei furbi: tra il 1995 e il 2001 le pensioni di invalidità sono diminuite di circa un milione di unità (-26,4%). Lo afferma l'Associazione artigiani di Mestre (aderente alla Confartigianato) la cui indagine rivela che è il Nord-Est l'area dove la contrazione è stata più forte con Friuli-Venezia Giulia (-31,1%) e Veneto (-29,6%) in testa. Nel 2001 spetta agli invalidi lombardi l'assegno più «ricco» (6.513 euro), seguono i valdostani (6.358 euro) e i piemontesi (6.024 euro). Indubbiamente - dicono gli artigiani - i controlli a tappeto eseguiti in questi ultimi anni sui beneficiari delle pensioni di invalidità hanno dato i loro frutti. Inoltre, non va dimenticato che la forte riduzione della spesa sociale ha sicuramente condizionato questo risultato. Sta di fatto che tra il 1995 e il 2001 le pensioni di invalidità nel nostro paese sono diminuite di circa un milione (esattamente 1 milione e 6 mila 276 pari a meno 26,4%). «Ed è per questo - dichiara il segretario della Cgia mestrina, Giuseppe Bortolussi - che possiamo affermare a voce alta che non siamo più il paese dei furbi».

Osservando i dati regionali, ci accorgiamo che le realtà locali con le percentuali di decremento più alte sono state il Friuli-Venezia Giulia (-31,1%), il Veneto (-29,6%), la Toscana (-29,4%) e al quarto posto il Trentino-Alto Adige (-29,3%). È importante sottolineare come nei primi quattro posti vi siano ben tre regioni appartenenti al Nordest. Quelle meno investite dalla contrazione, invece, sono state le regioni del Sud che, a esclusione di Molise e Abruzzo, si trovano tutte con percentuali al di sotto della media nazionale. In coda alla graduatoria troviamo la Campania (-23,8%), la Sardegna (-22,6%) e la Puglia (-21,4%). In termini assoluti ecco le principali regioni che anno segnato le più alte riduzioni come la Sicilia (107.921), la Campania (95.411) e l'Emilia Romagna (80.130).

Sempre dallo studio della Cgia di Mestre osserviamo che in termini di distribuzione territoriale, fatto 100 il totale nazionale, è il Mezzogiorno a fare la parte del leone. Infatti, mentre in tutte le altre ripartizioni geografiche tra il 1995 e il 2001 il dato è in diminuzione - nel Nordovest si passa dal 17,3 al 16,6, nel Nordest dal 15,2 al 14,6, e nel Centro dal 22,3 al 22,1 -, solo nel Sud il dato è in crescita. Si passa dal 44,9 del 1995 al 46,2 del 2001. E gli invalidi che ricevono gli assegni più «ricchi» chi sono? Stando ancora allo studio, sono i lombardi con un importo medio annuo (relativo al 2001) di 6.513 euro (circa 12.611.000 lire). Seguono i valdostani con 6.358 euro (12.312.000 lire), i piemontesi con 6.024 euro (11.665.000 lire). Agli ultimi posti di questa speciale classifica troviamo l'Abruzzo 5.159 euro (9.991.000 lire) e la Basilicata con 5.124 euro (9.922.000 lire). Fanalino di coda il Molise con 4.953 euro (9.591.000 lire).