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Il Messaggero Veneto 23-04-2002

Piccoli negozi, più libertà per gli orari

Zoppolato: l'Ascom si è detta favorevole. Asquini: verificare i vincoli dell'Ue

TRIESTE - Un collegato in discesa? Il centrodestra ci conta, anche perché rimane soltanto la giornata di domani per approvarlo. Il 23 scadono infatti i 90 giorni dall'entrata in vigore della Finanziaria, trascorsi i quali la parte non approvata dell'articolato verrebbe rispedita alla commissioni di competenza. «E' importante che la legge venga approvata nella sua intierezza, perché contiene parecchie norme modificative che consentono di sbloccare procedure in capo diversi settori dell'amministrazione, dall'ambiente ai lavori pubblici», dice il Cpr Roberto Molinaro, relatore di maggioranza. «Siamo andati incontro alle richieste proveniente dal consiglio, stralciando la parte relativa al personale; non vorremmo però che le norme relative alla Sanità diventassero il pretesto di contrapposizioni strumentali, dal momento che danno attuazione a disposizioni nazionali volute dal governo di centrosinistra». Dovessero insorgere problemi, è comunque pronta un'interpretazione che consente di recuperare ventiquattr'ore in virtù dello sciopero generale.

Ma, almeno a livello di maggioranza, sono stati accuratamente disinnescati tutti i temi che avrebbero potuto costituire un momento di frizione. L'ultimo incontro in seno alla Cdl, relativo al commercio, si è tenuto ieri pomeriggio, assieme anche a rappresentanti delle Ascom. Ne è uscita l'eliminazione del comma 114, relativo alle autorizzazioni in deroga per le aree Hc3, quelle della grande distribuzione, però senza effetti retroattivi sulle richieste già avanzate, come avrebbero voluto i rappresentanti del commercio. Decisa anche la soppressione di altri due commi interpretativi, e avanzata l'ipotesi di una norma sull'apertura volta a favorire gli esercizi minori rispetto ai centri commerciali.

«Si potrebbero liberalizzare totalmente i giorni e gli orari per i piccoli esercizi, mettendo invece dei vincoli precisi per le strutture maggiori. Questa flessibilità probabilmente aiuterebbe la sopravvivenza del tessuto connettivo della distribuzione», osserva il segretario leghista Beppino Zoppolato. «E' comunque una cosa che ha incontrato l'orientamento favorevole delle Ascom». «Ci avevo pensato tempo addietro, perché una norma così funziona positivamente in Canadà. Però qui la situazione non è la stessa», gli fa eco il forzista Roberto Asquini. «Bisogna anche verificare altre due cose: se misure di questo tipo non prestano il fianco a impugnazioni in sede comunitaria, e se, in ultima analisi, incontrano il consenso dei piccoli commercianti».

Al momento così la situazione appare tranquilla, almeno a livello di maggioranza. Tant'è che il summit si è svolto senza l'assessore competente (Sergio Dressi è in missione a New York). Ma sono ancora previsti, in mattinata, ulteriori contatti tra Polo, Lega e Cpr. La seduta d'aula, che inizierà alle 10, é calendarizzata senza interruzioni sino alle 9 della sera. Rimangono da approvare 11 dei 19 articoli del collegato, più il secondo, contenente norme sul personale, accantonate in attesa di uno stralcio che ormai appare sicuro.

L.S.