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Il Piccolo 07-11-2001

Proposta in Parlamento una modifica al codice marittimo che da alcuni mesi vieta l'ingresso di unità a propulsione atomica

Lubiana riapre alle navi nucleari

L'ex ministro Jansa: «I mezzi Nato sono sicuri quanto la centrale di Krsko» Imbarazzo avevano suscitato nei mesi scorsi le proteste degli ambientalisti sloveni per l'arrivo nel porto di Capodistria del sommergibile «Norfolk»

LUBIANA - La Slovenia deve aprirsi al nucleare in campo militare. Lo sostengono a Lubiana alcuni circoli politici, che promuovono le modifiche del codice marittimo. Nel voluminoso documento di oltre mille articoli, approvato nel marzo scorso dal parlamento, dopo oltre quattro anni di dibattiti, è rimasta una disposizione che vieta l'attracco alle navi a propulsione atomica. Ciò causò non pochi imbarazzi quando, ai primi dello scorso aprile, giunse nella rada di Capodistria, il sottomarino nucleare americano Norfolk. Il codice marittimo non era ancora entrato in vigore e pertanto il governo di Lubiana autorizzò l'entrata in porto dell'unità. Per ovviare a simili situazioni, un gruppo di sei deputati socialdemocratici, guidati dal loro presidente ed ex ministro della difesa Janez Jansa, hanno depositato alla camera una proposta di modifica del codice marittimo. Partono dal presupposto che l'opposizione al nucleare non sia in armonia con gli interessi strategici del paese.

Impedisce, infatti, i contatti con la Nato, della quale la Slovenia desidera diventare quanto prima membro effettivo. Il divieto deve essere cancellato, considerando anche gli alti standard di sicurezza in vigore presso l'Alleanza atlantica. Le sue navi con propulsori atomici sono sicure almeno quanto la centrale nucleare di Krsko. Il disegno di legge doveva essere discusso ieri dal comitato parlamentare infrastruttura e trasporti, ma i firmatari sono stati trattenuti altrove da altri inderogabili impegni.

Il dibattito è stato cosi aggiornato e la modifica del codice marittimo non potrà essere ancora inclusa all'ordine del giorno della prossima sessione plenaria del parlamento sloveno. Il governo avrà più tempo per esaminare la delicata questione e stilare, eventualmente una proposta alternativa. Non sono escluse nuove iniziative dei movimenti pacifisti e ambientalisti, che nella primavera scorsa, contestarono la visita del Norfolk a Capodistria. Nell'occasione organizzarono manifestazioni lungo le rive, che sebbene non molto massicce, testimoniarono un certo scetticismo presente in Slovenia nei confronti della Nato e del nucleare.

r.c.