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Il Piccolo 17-10-2001

L’assise del Friuli-Venezia Giulia vuole una manifestazione pubblica

Afghanistan, mozione pro guerra. E nuove regole per l’Obiettivo 2

TRIESTE - La promozione di una manifestazione pubblica a sostegno dell’ intervento militare in Afghanistan viene sollecitata alla giunta regionale da una mozione, presentata ieri, recante le firme di Aldo Ariis (Fi), Adriano Ritossa (An), Viviana Londero (Lega), Mario Puiatti (Verdi), Isidoro Gottardo (Cpr) e Franco Dal Mas (Fi).

Il documento prende le mosse dall’ordine del giorno con cui il consiglio regionale aveva manifestato lo scorso 12 settembre l’orrore e la ferma condanna per gli attentati negli Stati Uniti e la richiesta che il terrorismo venisse «contrastato con forza». E ora esso impegna la giunta a promuovere una pubblica manifestazione a favore dell’intervento armato, con ciò richiamando i valori di diritto, di libertà, di democrazia e di civile convivenza la cui concreta difesa «significa oggi stare con l’America». Per quanto riguarda i lavori d’aula, il consiglio ha approvato ieri una legge che modifica le procedure per l’attuazione dei programmi comunitari e in particolare quelli previsti dall’Obiettivo 2. Si tratta di contributi per 600 miliardi (confinanziati dall’Ue, dallo Stato e dalla Regione), che dovrebbero attivare 1500 miliardi di investimenti a beneficio sia dei comuni che delle piccole e medie imprese. E per facilitare tali investimenti, la legge individua nuove procedure, attivando fra l’altro una Conferenza di servizi che riassorba in sé tutti gli enti chiamati a dare pareri, compreso quello sull’impatto ambientale.

Per la maggioranza di Centrodestra si tratta di un passo praticamente obbligato, se è vero che le nuove direttive comunitarie impongono tempi molto più ristretti e inderogabili per la spesa dei soldi erogati (non più entro ii sei anni del programma, ma secondo scadenze annuali, pena il recupero dei contributi da parte dell’Ue); per cui le nuove facilitazioni procedurali dovrebbero consentire il pieno utilizzo dei fondi che l’Europa ha messo per l’ultima volta a disposizione del Friuli-Venezia Giulia anche perché renda il proprio sistema economico-produttivo più competitivo in vista dell’ampliamento a Est.

Da parte delle opposizioni, che infine hanno votato contro, è stata contestata soprattutto la costituzione della Conferenza di servizi, nel cui ambito – poiché per i pareri finali bastano i due terzi dei voti – sparirebbero troppe garanzie, come quella dell’impatto ambientale. Ed ecco un emendamento della stessa maggioranza ha concesso che per quanto riguarda la tutela ambientale sia necessaria l’unanimità dei voti almeno per i siti già riconosciuti d’interesse comunitario.

Relatore di maggioranza è stato Gottardo (Cpr), che ha sostenuto la necessità di agevolare il compito dei beneficiari dei contributi; per vincolare i pareri della Conferenza a un voto necessariamente unanime si è invano battuto il diessino Mattassi, mentre il verde Puiatti ha provocatoriamente proposto di abolire del tutto la valutazione d’impatto ambientale...

g.p.