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Il Piccolo 09-03-2002

Il discusso presidente social-liberale vorrebbe creare una grande alleanza di centrodestra

Croazia, Budisa prepara il ribaltone

Queste manovre spiegherebbero la crisi in seno al governo Racan

TRIESTE - Mentre il premier Ivica Racan sta ritessendo la tela governativa continuamente strappata dal suo «alleato» Drazen Budisa, quest'ultimo sta tessendo un'altra tela che potrebbe portare la Croazia dall'attuale governo di centro sinistra a uno di centro destra. Naturalmente dopo elezioni anticipate. Le ultime mosse del discusso esponente social-liberale, che tiene sulla corda il governo Racan, fanno intuire che egli sta attendendo il momento opportuno per far precipitare la (latente) crisi e arrivare al voto. Le incognite sono ancora tante, e riguardano, in particolare, l'Accadizeta, il partito del defunto presidente Tudjman in cerca di una leadership, ma ciononostante dato in crescita nei sondaggi. Budisa evidentemente vuol presentarsi come leader della nuova alleanza di centro destra che vedrebbe uniti i suoi social-liberali, Accadizeta, Contadini e Centro Democratico. Le mire di Budisa sono emerse anche dalle dichiarazioni rilasciate in un'intervista a TeleCapodistria dell'ex ministro degli Esteri di Tudjman, Mate Granic, attualmente al vertice del Centro Democratico. Intervista che sarà trasmessa oggi alle 16 dall'emittente istriana.

Granic ha spiegato che la crisi in cui si dibatte il governo croato è nata lo scorso anno quando Budisa si dimise dalla direzione del suo partito perchè contrario alla collaborazione con il Tribunale dell'Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia e all'estradizione dei generali Gotovina e Ademi. Allora prevalse la linea Racan ma l'azione di governo risultò comunque indebolita e Budisa, tornato a capo del partito, non ha perso occasioni per remare contro il premier socialdemocratico. Come pubblicato nei giorni scorsi, i giochi sono aperti: domani i socialdemocratici dovranno decidere sulle ultime condizioni poste da Budisa per rimanere nella coalizione.

Ma dall'intervista a Mate Granic emerge un altro aspetto interessante, sempre restando ai futuri scenari politici croati: la necessità di dare piena collaborazione al Tribunale dell'Aja ribadita dal leader del Centro Democratico. Un atteggiamento che già mette in rotta di collisione il piccolo partito centrista con i social-liberali. Budisa infatti ha affermato chiaramente di volere la modifica della legge che prevede tale collaborazione, mentre Granic è categorico: «Coloro che hanno commesso atti criminali durante la guerra dovranno rispondere di fronte alla giustizia, perchè noi volevamo liberare i nostri territori, non attuare pulizie etniche».

Pierluigi Sabatti