Vertice rinviato. L'incontro ..


IL GAZZETTINO, Martedì, 22 Agosto 2006


Vertice rinviato. L'incontro fra l'assessore regionale all'ambiente, Gianfranco Moretton, e i tecnici dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia per fare il punto sulle procedure e la documentazione per i porgetti dei rigassificatori nel golfo di Trieste (uno off-shore di Endesa e uno a terra di Gas Natural) è stato rimandato. A quanto si è appreso è necessario ancora del tempo per esaminare la situazione che verrà illustrata venerdì in Giunta dallo stesso Moretton.

Dopo l'accelerazione del governo che ha istituito una "cabina di regia" per velocizzare l'iter autorizzativo di almeno quattro impianti nel Paese (due hanno già l'ok) appare importante per la Regione avere tutti gli elementi per decidere la posizione da assumere, visti anche i distinguo all'interno della maggioranza stessa, i pareri negativi di diversi Comuni e le numerose associazioni del territorio che stanno facendo campagna contro la costruzione dei due impianti. Moretton, ieri, si è riservato ogni commento a dopo l'incontro con i suoi tecnici che, annuncia, potrebbe tenersi già oggi. Ma se contro la creazione dei rigassificatori si sono già formate numerose associazioni e comitati del territorio, la giornata di ieri registra uno dei primi appelli a favore: quello di Tecnosophia, che lo ha diramato sul suo sito www.tecnosophia.org.

L'associazione, che si definisce "per la promozione della Scienza, della Tecnologia e dell'Ecologia Razionale", ribadisce con il documento lanciato in rete «la necessità per l'Italia di sfruttare gas proveniente da Paesi il più possibile diversificati, al fine di sottrarci dall'univoco legame con gli attuali principali fornitori (Algeria e Russia)»; sostiene «la diffusione di impianti di rigassificazione che consentano di utilizzare il Gas Naturale Liquefatto, più facilmente trasportabile anche da Stati non collegati tramite gasdotto»; e vuole con il suo documento responsabilizzare «gli enti locali ed i cittadini affinché non prevalgano logiche "non nel mio giardino" ma si collabori agli interessi dell'intera nazione».«Nel corso degli ultimi mesi si sono organizzati, in Italia, vari nuclei di contestazione ai progetti di costruzione degli impianti di rigassificazione. Abbiamo predisposto questo appello - dice la presidente del sodalizio Christina Sponza, già candidata alle Politiche con i Radicali - non per opporci alle suddette organizzazioni ma per dare voce a quanti finora non si sono espressi. Riteniamo che sia utile, e di conforto per chi non si sia ancora fatto una precisa idea, dare testimonianza di una scelta coerente con la particolare situazione economica ed energetica del Paese».

I "tecnosophi" «consapevoli dalla sempre più grave situazione energetica italiana» sono infatti convinti che l'approvvigionamento «debba essere realizzato nell'ambito di una pianificazione energetica nazionale che abbia lo scopo di fissare standard minimi senza però limitare le capacità imprenditoriali di chi voglia produrre e commercializzare energia».

L'associazione si dice «sedotta» dalle future prospettive di incremento dell'utilizzo di fonti rinnovabili e di tecnologia nucleare sicura, ma vista «l'urgenza di risolvere al meglio gli immediati bisogni di idrocarburi», ritiene utile la diffusione ad oggi dei rigassificatori. Anche perchè «fermo restando che debbano essere scrupolosamente ottemperate tutte le condizioni di rispetto delle normative ambientali e di sicurezza» - si legge nell'appello - «allo stato attuale, per ragioni di costi, inquinamento e disponibilità in natura, è da privilegiarsi lo sfruttamento di gas naturale rispetto al carbone e ai derivati del petrolio e che l'adozione di tecnologia di rigassificazione del Gnl non comporta spese per la comunità, essendo realizzata da società private».