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Il Piccolo 12-04-2002

Da oggi a Trieste la due giorni degli Stati generali transfrontalieri: prevista la partecipazione di rappresentanti di Austria, Slovenia, Croazia e Italia

Tondo: «Siamo la cerniera del dialogo di confine»

«È questo il ruolo del Friuli Venezia Giulia». Domani tavola rotonda con Antonione, Haider e Galan

TRIESTE - «Il Friuli Venezia Giulia è il centro geografico di un'area composta da regioni che, storicamente, hanno avuto e continuano ad avere obiettive difficoltà di dialogo. Ecco: noi ci proponiamo di rappresentare il cardine attorno al quale sviluppare un "sistema" che coinvolga queste regioni, vorremmo essere il soggetto protagonista dell'azione di mediazione tra culture e popoli tanto vicini eppure tanto diversi, il raccordo tra le singole aspirazioni e necessità». La dichiarazione è del presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e introduce lo spirito della due giorni triestina degli Stati generali transfrontalieri, in programma tra oggi e domani nel palazzo della giunta regionale, in piazza dell'Unità.

Al forum sul dialogo sul, futuro dei comuni confini parteciperanno realtà imprenditoriali, enti locali, autonomie funzionali, «centri» economici di Italia, Austria, Slovenia e Croazia. Ci saranno il sottosegretario agli Esteri, Roberto Antonione, il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, il direttore del Consorzio Aaster, Aldo Bonomi (al quale è affidato il compito di presentare un rapporto sulla situazione), oltre naturalmente al presidente Tondo e a una nutrita schiera di assessori della sua squadra. Al momento clou dell'incontro, fissato per sabato con una tavola rotonda, dovrebbero prendere parte, tra gli altri, anche il governatore della Carinzia, Jörg Haider, il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, il sottosegretario agli Esteri della Slovenia, Iztok Simoniti, e i rappresentanti delle Contee litoranee della Croazia.

L'incontro sarà aperto oggi dagli interventi del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, del presidente Tondo, dell'assessore regionale agli Affari europei, Alessandra Guerra, e dall'assessore regionale all'Industria, Commercio e Turismo, Sergio Dressi.

Economia e trasporti animeranno, quindi, due distinte sessioni di lavori, rispettivamente coordinate da De Rita e dall'assessore regionale alla Viabilità e trasporti Franco Franzutti. Attesa soprattutto la parte relativa alle prospettive riguardanti le infrastrutture viarie: nelle pieghe di quella discussione dovrebbero essere toccati temi di scottante attualità, quali le problematiche del Corridoio 5, del freno a questa realizzazione rappresentato dal ritardo accumulato dalla Slovenia sulla tratta di sua competenza e, per contro, della recente accelerazione ai progetti in territorio italiano, con specifico riferimento al passante di Mestre e all'alta velocità ferroviaria.

Non sarà quindi un confronto «sul» confine, ma piuttosto un'analisi «del» confine, nel corso del quale si cercherà di fornire una comune lettura della realtà da parte di popolazioni e amministratori che vivono la quotidianità della frontiera e che intendono provare ad agire in sinergia tra di loro, facendo «sistema», coinvolgendo anche i comparti sociale e produttivo, le rispettive Autonomie locali, gli enti che gestiscono e lavorano sul territorio.

Sabato, giornata finale del meeting, i coordinatori presenteranno le conclusioni emerse dalle due sessioni: le relazioni di De Rita e di Franzutti saranno l'oggetto della discussione della già citata tavola rotonda con i presidenti delle Regioni e i sottosegretari agli Affari esteri di Italia e Slovenia.

a.b.