COMUNICATO 25 ottobre 2004

I D.S. scoprono l'acqua calda: meglio tardi che mai



I Democratici di Sinistra si svegliano dal lungo sonno politico e si accorgono che nella Guardia di Finanza ogni anno vengono posti in essere centinaia di trasferimenti di ufficiali che costano alle tasche dei contribuenti oltre 10 milioni di euro. Il Movimento dei Finanzieri Democratici aveva denunciato pubblicamente questo problema già 10 anni fa.

Con una nota ANSA del 15 ottobre scorso è stata data la notizia che un senatore diessino ha presentato al ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, un'interrogazione parlamentare finalizzata a conoscere le motivazioni del trasferimento d'autorità, genericamente giustificato con la formula "per esigenze di servizio", che ha visto coinvolti ben 600 ufficiali su un organico di circa 2.500 ufficiali in servizio presso la Guardia di Finanza.

Secondo il senatore della Quercia la spesa complessiva di questa enorme operazione di mobilità, posta in essere dal Comando generale della Guardia di Finanza, supererebbe i 10 milioni di euro, così ripartiti ad ogni ufficiale: 12.000 euro di indennità di trasferimento, circa 1.500 euro di indennità forfetaria e circa 3.500 euro per le spese di trasloco. Il senatore, sempre nell'ambito dell'interrogazione al ministro, scrive: "I trasferimenti, oltre a determinare seri pregiudizi personali e familiari per gli ufficiali interessati, sono potenzialmente idonei, stante il loro enorme numero e la suddetta motivazione, a determinare decisioni arbitrarie o peggio punitive".



Lorenzo Lorusso
Presidente Nazionale
del Movimento dei Finanzieri Democratici