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Il Piccolo 12-02-2002

Grande manifestazione di solidarietà a favore dell'impianto che rischia la chiusura per inquinamento

Cartiera, 5000 in piazza a Tolmezzo

Tondo: «Ridurre le emergenze ambientali salvaguardando i posti di lavoro»

TOLMEZZO - Tutta la Carnia a difesa della Cartiera, tutta la Carnia a difesa del suo futuro. Cinquemila, forse seimila persone, hanno preso parte ieri mattina a Tolmezzo alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil in occasione dello sciopero generale di tutti i lavoratori della Carnia proclamato per manifestare solidarietà ai lavoratori della Cartiera Burgo di Tolmezzo, chiusa da una settimana per ordine dell'autorità giudiziaria che sta facendo luce sulle irregolarità negli impianti di depurazione. «È stata senza dubbio la più grande manifestazione sindacale mai vista in Carnia - ha detto Dario Nicolino, della Cisl, al termine del corteo che, partito dalla Cartiera, ha percorso le principali vie di Tolmezzo - addirittura più grande delle manifestazioni operaie degli anni Sessanta. La gente della Carnia - ha spiegato - ha voluto non solo dimostrare tutto l'attaccamento e la solidarietà per i lavoratori della Burgo, ma anche una volontà di lotta e di resistenza che va al di là del caso specifico».

In attesa di una possibile svolta della vicenda con la nomina, giovedì, da parte del consiglio dei ministri di un commissario ad acta che possa scongiurare una prolungata chiusura dell'impianto, ieri mattina sindaci, rappresentanti istituzionali, sindacalisti, lavoratori, pensionati e soprattutto tanta gente comune hanno voluto far sentire con forza la voce della Carnia.

Tra questi, tolmezzini doc, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo e l'arcivescovo di Udine, Pietro Brollo e in segno di solidarietà anche rappresentanze di lavoratori della Fincantieri, dell'altra cartiera Burgo in regione, quella di San Giovanni di Duino, alle porte di Trieste e un gruppo arrivato dalla vicina Carinzia. «La piazza è piena - ha detto il presidente Tondo dopo che, confuso tra cittadini e lavoratori, ha assistito agli interventi dei sindacalisti e delle autorità - e da qui è partito un invito al sistema politico affinché faccia fronte a tutte le emergenze ambientali, riducendo l'inquinamento con un percorso mirato capace di tutelare i posti di lavoro». «In questi anni,tuttavia l'amministrazione regionale - ha continuato Tondo - non ha atteso passiva l'evolversi della situazione, ma anche alla Cartiera di Tolmezzo abbiamo adottato degli interventi che ora dovranno essere completati. Siamo arrivati alla costruzione del nono piano di un palazzo che ne prevede dieci. In questi giorni abbiamo predisposto la strada per l'intervento del Governo che giovedì dovrebbe procedere alla nomina del commissario».

Intanto, però, la gente della Carnia alle istituzioni ha chiesto di garantire un futuro a questa terra, anche e soprattutto dopo la fine dell'emergenza Burgo. «Difesa dell'ambiente e sviluppo tecnologico - ha spiegato ancora il presidente Tondo - devono essere le chiavi dello sviluppo della Carnia. Ad Amaro si sta sviluppando un polo scientifico di primo livello, mentre una grande azienda come la De Longhi non più tardi di due anni fa grazie anche all'aiuto delle istituzioni ha dimostrato come si può investire con profitto in Carnia con l'apertura dello stabilimento di Ampezzo». Un invito «a coloro che hanno responsabilità" a fare qualcosa per la Cartiera, ma anche per il futuro della Carnia», è arrivato dall'arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo. «Sono venuto a portare solidarietà e a cercare di alleviare le sofferenze dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà - ha detto l'arcivescovo di Udine - ma ci sono anche le sofferenze della natura, che molte volte in Carnia non è stata tutelata. Ora è in gioco il futuro di un'azienda, ma è anche in gioco il futuro della montagna, proprio nell'anno ad essa dedicato».

«Chiediamo al Governo la nomina di un commissario - ha detto invece dinanzi alla piazza del municipio gremita al termine del corteo, Salvatore Barone, segretario nazionale della Cgil settore carta, ma sulla stessa lunghezza d'onda si sono espressi anche Ferdinando Ceschia della Uil e Sante Marzotto della Cisl, le operazioni di bonifica dell'area si devono realizzare con gli impianti aperti; perciò i tempi per il riavvio della produzione devono essere rapidi. La Cartiera di Tolmezzo non è e non dovrà essere marginale per la Burgo e se questo non sarà chiaro in futuro i lavoratori della Carnia avranno la solidarietà di tutti i lavoratori italiani». Nessuna contrapposizione tra lavoro e ambiente, dunque,solo la voglia di lavorare e garantire un futuro alla propria terra: questo il messaggio che è stato lanciato dal corteo di Tolmezzo. Tanti gli striscioni tra i migliaia di lavoratori, pensionati, studenti. Uno su tutti: «fermate l'inquinamento, ma non il nostro lavoro».

Antonio Simeoli