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Il Piccolo 10-10-2001

Allarmanti i dati più recenti sulle tossicodipendenze in Croazia

Zara «capitale» della droga, tallonata da Fiume e Pola

FIUME - Fra i temi in agenda durante la prossima sessione parlamentare ci sarà anche un pacchetto di provvedimenti volti a inasprire la lotta contro lo spaccio e l’uso di sostane stupefacenti. Tra le misure proposte dal governo ai deputati del Sabor (il Parlamento monocamerale croato) figura anche l’istituzione di un Ufficio nazionale per la lotta alla tossicodipendenza, destinato a cooperare con un apposito fiduciariato da istituirsi a livello di governo.

A indurre le autorità croate al «giro di vita» sembrano essere stati i dati più recenti sulla diffusione della droga fra la popolazione più giovane, ma molto probabilmente anche le pressioni internazionali affinché si provveda a reprimere con maggiore decisione il segmento croato della «rotta balcanica» degli stupefacenti: un segmento che sembra prediligere le città della costa, prima di avviarsi verso Zagabria e procedere poi verso Nord, con «diramazioni» verso il mercato italiano.

Secondo gli ultimi dati ufficiali, tra le località in cui il fenomeno della droga è più diffuso il primo posto spetta ora a Zara (che ha tolto il poco ambito primato a Spalato), seguita alla pari da Pola e Fiume. A sorprendere è soprattutto il «balzo in avanti» del capoluogo quarnerino, fino a qualche tempo addietro in una situazione assai più rassicurante, che potrebbe avere indotto ad abbassare la guardia. Ma che ci fosse allarme a Fiume lo avevamo già scritto qualche settimana fa, quando erano stati resi noti i dati locali del fenomeno e in questura i responsabili avevano ammesso di non riuscire a contenere il fenomeno. Al terzo posto nella triste graduatoria la capitale, Zagabria, e solo al quarto Spalato.

Sempre secondo le più recenti stime ufficiali, in Croazia vi sono almeno 17 mila tossicodipendenti, 12 mila dei quali dediti alle droghe cosiddette «pesanti». A preoccupare è anche il fatto che neppure la metà di coloro che fanno uso regolarmente di sostanze stupefacenti figurano nelle liste delle comunità terapeutiche di recupero (peraltro largamente insufficienti). L’anno scorso i decessi per overdose sono stati 74: cifra che verrà sicuramente superata sino alla fine di dicembre. Per quanto attiene invece alle droghe leggere, i primo luogo marijuana, si calcola che nell’arco di un anno siano almeno 150 mila le persone che se ne concedono qualche «licenza», mentre invece i dediti a ecstasy o simili e a cocaina sarebbero rispettivamente otto e tremila.