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Il Piccolo 11-03-2002

Porto sempre più «privato»

Il governo vende le azioni

CAPODISTRIA - Il governo sloveno è intenzionato a cedere la maggioranza delle azioni del porto. L'esecutivo metterà sul mercato tra breve un consistente pacchetto delle azioni in suo possesso (che attualmente gli assicurano la maggioranza dei 51 per cento). La notizia è stata data durante la cerimonia, organizzata nel capoluogo costiero per celebrare la «Giornata della Marineria slovena», da Branko Mahne, segretario di Stato per la Marineria «Siamo dell'opinione che a oltre dieci anni dall'acquisizione dell 'indipendenza e alla vigilia dell'entrata della Slovenia nell'Unione europea lo Stato debba lasciare il massimo spazio operativo all'imprenditoria privata, cercando in primo luogo di attirare capitali freschi, possibilmente dall'estero».

«Nei prossimi giorni si riunirà una commissione governativa, composta da esperti del settore dei trasporti e della marineria per stendere un piano concreto - ha aggiunto Mahne -, che successivamente verrà sottoposto all' attenzione dei vertici della socetà che gestisce lo scalo, la Luka Koper». Stando alle prime indiscrezioni trapelate al ministero, il governo sarebbe disposto a cedere una quota azionaria, pari al 25 per cento. «Inoltre nei prossimi giorni - ha concluso Branko Mahne - la commissione dovrebbe siglare un accordo per la concessione delle principali infrastrutture portuali, quali il Demanio marittimo, i terreni e alcuni altri impianti complementari alla società di gestione».

Immediata la reazione positiva della dirigenza della Luka Koper, il presidente Korelic ha dichiarato che, grazie alla recente vendita del pacchetto azionario di Banka Koper, in possesso della società portuale, alla San Paolo Imi, la sua azienda ha incassato un sufficiente importo di denaro per acquistare le azioni che verranno offerte dallo Stato.

r.s.