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Il Piccolo 12-04-2002

POLA - E' la data più probabile, che però dovrà essere ratificata dall'assemblea dell'Unione Italiana

Connazionali alle urne il 9 giugno

La campagna elettorale nelle Comunità comincerà il 20 maggio

POLA - L'Unione italiana, la massima organizzazione dei connazionali di Croazia e Slovenia, si avvia verso le elezioni per il rinnovo dell'Assemblea, giunta alla scadenza del suo mandato quadriennale. Il percorso da compiere per arrivare alle urne durerà in tutto circa due mesi, cosicchè le consultazioni si terranno nella seconda domenica di giugno, che cade il giorno 9. Questa la data che verrà proposta per l'approvazione alla seduta dell'Assemblea che si svolgerà martedì prossimo a Rovigno, convocata dal presidente dell' Unione italiana Giuseppe Rota per avviare appunto la procedura per le elezioni.

In sintesi, ecco gli altri principali appuntamenti fino alla giornata elettorale: entro il 6 maggio la nomina delle commissioni elettorali presso le Comunità degli italiani, l'11 maggio la scadenza del termine per la presentazione delle candidature, il 20 maggio l'inizio della campagna elettorale, entro il 27 gli inviti al voto agli elettori da parte delle Comunità, l'8 giugno il «silenzio elettorale».

La commissione incaricata pubblicherà i risultati ufficiali il 21 giugno. In base al regolamento elettorale, l'Assemblea dell'Unione italiana, la cui prima seduta nella sua nuova composizione verrà fissata entro il 20 luglio, avrà 74 consiglieri, tre in più di adesso, e questo per dare il giusto spazio a tutte le Comunità degli italiani che operano in Croazia e Slovenia, e una maggiore rappresentatività anche a quelle più «piccole» in termini di soci effettivi iscritti.

Ma ecco come vede la prossima chiamata dei connazionali alle urne il presidente della giunta esecutiva dell'Unione italiana, Maurizio Tremul, da noi interpellato: « Sta agli elettori, con il loro voto, decidere per il ricambio o per la riconferma degli attuali consiglieri e dei quadri dirigenti - spiega Tremul -. Comunque vadano le cose, che ci sia il cambiamento o meno, queste elezioni saranno sicuramente democratiche, pluralistiche, e rappresentative, sia dell'Unione, sia dell'intera Comunità nazionale italiana». E aggiunge: «Il voto del prossimo 9 giugno confermerà ancora una volta la volontà realmente democratica dell'Unione italiana di avere una partecipazione di tutti i connazionali alle scelte fondamentali per la vita della nostra organizzazione minoritaria, così come accade regolarmente per le amministrative e per le politiche in Croazia, Slovenia e Italia».

i.b.