Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Link | Novità | Rassegna stampa | Comunicati stampa



Il Piccolo 07-04-2002

La Margherita fa informazione e spiega che cos'è il Tatarellum

UDINE - Due strade parallele. Quella del referendum e qualla dell'informazione. Le percorre la Margherita udinese, che ha deciso di affiancare alla caccia alle firme per la consultazione sulla nuova legge elettorale regionale una serie di iniziativa di informazione, «per spiegare ai cittadini "il pasticcio" partorito dalla maggioranza», ha detto Enzo Barazza, coordinatore del gruppo riforme istituzionali della Margherita. Con lui, altri referenti del partito (il portavoce Flavio Pressacco, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Martini, Claudio Cosmaro, Roberto Dominici e Franco Iacop) si sono ritrovati ieri a Udine per ribadire la loro scelta dell'elezione diretta e per un primo approfondimento di carattere tecnico sulla nuova legge, alla presenza, appunto, di un tecnico come Luca Mezzetti, ordinario di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Udine.

Mezzetti si è soffermato sugli aspetti che l'opposizione considera più problematici della legge. «Ce ne sono molti - ha spiegato -, a partire dal fatto che ciò che è uscito dal Consiglio regionale, con la semplice "indicazione" del presidente, si muove in controtendenza rispetto a quelli che sono i progetti di nuovo statuto in discussione presso le altre Regioni ordinarie e speciali. Mi pare poi che sia eccessivo il premio di maggioranza, che sia definito in modo molto labile il ruolo dell'Assemblea delle autonomie locali e che, infine, ci sia una ben modesta valorizzazione della partecipazione delle donne».

Inevitabile il confronto con altri sistemi elettorali, che sarà comunque il tema centrale di un prossimo incontro. «Raffronteremo l'attuale legge con il Tatarellum, il sistema in uso nelle Regioni a statuto ordinario e che si applicherebbe anche in Friuli Venezia Giulia nel caso in cui il referendum abrogasse la legge elettorale appena approvata», ha anticipato Barazza. «Un Tatarellum comunque senza dubbio correggibile - ha aggiunto Cosmaro -, con un miglior bilanciamento tra presidente e Consiglio e con norme più precise per la tutela delle minoranze e per la rappresentanza femminile». Barazza ha infine manifestato ottimismo sulla buona riuscita della raccolta di firme: «Penso che ce la faremo - ha detto -: si tratta di una lotta a favore dei cittadini, ai quali, con una legge elettorale incoerente e ipocrita, è stata tolta la possibilità di decidere da soli, quasi non li si ritenesse capaci di farlo».

Marco Ballico