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Il Piccolo 15-09-2001

Incontro tra i vertici dell'Unione italiana e il sottosegretario

Statuto istriano, «garanzie» dai croati

TRIESTE - I vertici dell'Unione Italiana hanno completato ieri gli incontri con esponenti del governo. Dopo aver visto nei giorni scorsi i ministri Ruggiero (Esteri), Giovanardi (Rapporti con il Parlamento) e Tremaglia (Italiani nel Mondo), i presidenti della giunta e dell'assemblea, Maurizio Tremul e Giuseppe Rota, accompagnati dai deputati al Sabor croato, Furio Radin, e al Parlamento sloveno Roberto Battelli, hanno avuto un colloquio con il sottosegretario agli Esteri, Roberto Antonione, con il quale sono stati approfonditi i temi trattati precedentemente (vedi articolo pubblicato ieri in questa pagina). In particolare si è parlato dello Statuto istriano, della base economica e della situazione dell'Edit.

Per quanto riguarda la carta fondamentale della Regione Istria, che, com'è noto, è al vaglio della Corte Costituzionale croata, proprio per la parte attinente il bilinguismo e la tutela della minoranza italiana, i rappresentanti dell'Unione Italiana hanno chiesto una «forte attenzione dell'Italia sulla tutela dei nostri diritti». Antonione ha ribadito che il governo italiano non vuole entrare in questioni interne, e ha distinto il problema delle competenze, se sia cioè la Regione oppure lo Stato a dover garantire i diritti del gruppo nazionale, dalla tutela della minoranza che comunque dev'essere salvaguardata ai massimi livelli. Ricordiamo che l'accordo italo-croato del '96 sulle minoranze estende a tutto il territorio di insediamento storico dei connazionali le garanzie previste per la ex Zona B.

Antonione ha però assicurato che dai contatti avuti con le autorità croate «non c'è da parte loro alcuna volontà politica di diminuire i diritti della minoranza italiana». Totale convergenza di opinioni è stata espressa da entrambe le parti sulla base economica che i connazionali devono costruirsi, sia per non dover dipendere totalmente dai finanziamenti degli Stati, sia per diventare, ha sottolineato Antonione, «interlocutori privilegiati, vista la conoscenza della lingua italiana, degli imprenditori italiani interessati a investire in Istria». Il sottosegretario ha ribadito il pieno sostegno del governo italiano alle iniziative che verranno proposte in campo economico con i fondi previsti dalla legge sulle aree di confine.

Infine riguardo all'Edit di Fiume è stato sottolineato il ruolo fondamentale che la casa editrice riveste per la comunità italiana con le sue pubblicazioni nella nostra lingua. Un ruolo che dev'essere rilanciato dopo il risanamento dell'impresa editoriale, che versa in una grave crisi finanziaria. Antonione si è impegnato a valutare il modo migliore per arrivare al risanamento e al rilancio, ma ha ribadito la necessità che ci sia un collegamento diretto tra la casa editrice e la comunità nazionale italiana.

Pierluigi Sabatti