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Il Messaggero Veneto 13-04-2002

Aperti gli Stati generali transfrontalieri. La Guerra: inserire Aquileia tra le grandi opere. Haider tra i relatori

Tondo: 5 regioni nell'Ue, un solo portavoce

La proposta del presidente a Carinzia, Slovenia, Croazia e Veneto

TRIESTE - E' possibile "fare sistema" fra le diverse realtà compongono le aree di confine attorno al Friuli-Venezia Giulia, e quali sono gli scenari di sviluppo in vista dell'allargamento dell'Unione Europea? Sono solo due delle molte domande a cui cercano di rispondere i convenuti agli Stati Generali Transfrontalieri, due giornate di studio aperte ieri a Trieste al palazzo della giunta regionale, che hanno riunito i rappresentanti politici ed economici della regione, ma anche di Carinzia, Slovenia e Croazia. E subito in apertura dei lavori il presidente della giunta regionale Renzo Tondo ha lanciato l'idea di istituire un'unica e comune rappresentanza a Bruxelles dell'Euroregione comprendente i territori che scendono dalla Carinzia fino alla Dalmazia e dal Garda alle valli del Vipacco.

In primo piano, nel corso dei lavori, dunque, soprattutto gli scenari in vista dell'allargamento a Est, un processo che, come ha detto il presidente della regione Renzo Tondo in apertura, deve essere affrontato "con coesione, senza strappi o fughe in avanti." Proprio Tondo ha ricordato come si prevedano finanziamenti per 150 milioni di euro per lo sviluppo delle reti di comunicazione fra il 2003 e il 2006, oltre ad incrementi dei finanziamenti comunitari per le Piccole medie imprese, lo scambio dei giovani e altro, tutto questo proprio in virtù dell'allargamento, e delle difficoltà per le regioni frontaliere. Il presidente della giunta ha sottolineato come l'allargamento vada affrontato in un quadro di collaborazione, soprattutto fra gli enti locali e le piccole realtà, e ha proposto anche la creazione di una rappresentanza permanente comune a Bruxelles.

Non poteva mancare il riferimento alle infrastrutture di trasporto, e in particolare al Corridoio numero 5: Tondo ha parlato delle infrastrutture accanto al governatore della Carinzia Haider, anch'egli a Trieste per l'occasione. Il presidente della giunta ha smentito che il governo si stia disinteressando al problema del Corridoio 5: "ci sono passaggi impegnativi e la struttura non sarà immediata, ma l'impegno del governo non è mai venuto meno" ha detto Tondo, rilanciando l'idea di stabilire a Trieste un segretariato tecnico sul Corridoio, con il compito "di dare concretezza al fascio delle infrastrutture che passa dalla regione".

Haider ha ricordato come l'Austria stia realizzando il collegamento ad alta capacità con la Pontebbana fra Tarvisio e Klagenfurt, aggiungendo "che servirà anche allo sviluppo dei porti del Friuli Venezia Giulia". "Abbiamo condiviso il progetto del Corridoio 5, ma questo non ci impedisce operò di fare investimenti anche su altre infrastrutture" ha poi aggiunto. Più dedicato alle comunicazioni culturali l'intervento dell'assessore Alessandra Guerra, che ha ricordato come il ruolo di regione di confine al centro dell'Europa del Friuli Venezia Giulia, abbia dato luogo in passato a una sorta di "mitologia della specialità". "Ora è giunto il momento di pensare se la connotazione di regione di confine ha ancora un valore originale e distintivo" ha detto Alessandra Guerra ricordando come questa definizione sia stata vista in passato sia come una sorta fattore di debolezza che ostacolava lo sviluppo, sia come una straordinaria opportunità.

Per i futuro, ha detto Alessandra Guerra, "bisogna abbandonare un atteggiamento corporativo e difensivo. Si rende necessario un mutamento culturale dell'intera classe dirigente, politica, ma anche economica e culturale. valorizzando tutte le componenti territoriali, linguistiche ed economiche interne, coinvolgendole in un progetto globale di servizi ai paesi vicini, e avviando un ammodernamento dell'apparato produttivo" Per far questo però , ha detto l'assessore , la regione deve avviare un progetto economico, ma anche culturale, per proiettare un'immagine coerente e unita del Friuli Venezia Giulia. In questo contesto diventa fondamentale la valorizzazione della minoranze linguistiche.

Alessandra Guerra ha proposto la creazione di una "casa comune della Mitteleuropa", una fondazione con il compito di sviluppare le iniziative di scambio già avviate, e curare i contatti fra le istituzioni culturali e scientifiche. L'idea è quella di creare delle strade di comunicazione culturale, che aprano la porta anche allo sviluppo economico, rispolverando anche vecchi progetti come "Via Maris". In quest'ambito l'assessore guerra ha annunciato la presentazione ufficiale, in occasione della visita in regione del ministro delle attività produttive Marzano, della richiesta di inserire Aquileia nel progetto delle grandi infrastrutture, per fare del parco archeologico un punto di riferimento culturale dell'area. Tondo e Haider hanno inoltre annunciato una possibile iniziativa di pace per il medio oriente, che dovrebbe portare nella nostra regione una ventina di ragazzi, palestinesi e israeliani, per un periodo di studio.

Alessandro Martegani