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Il Messaggero Veneto 13-03-2002

Commissionato al Cirm

Sondaggio di Fi: il 60% favorevole a questa legge

TRIESTE - Forza Italia ha, o pensa di avere, un asso nella manica anti-Tatarellum. Gli azzurri che da giorni si dicono pronti a dar battaglia all'Ulivo contro l'ormai probabile consultazione popolare per abolire la legge elettorale appena approvata, hanno infatti in mano un sondaggio "riservato" commissionato al Cirm e disponibile soltanto per la visione da parte degli alti vertici azzurri regionali e nazionali. Un sondaggio che, in sintesi, svelerebbe un Friuli Venezia Giulia «per nulla prediposto a cestinare la riforma elettorale votata lunedì dal consiglio regionale con 41 voti favorevoli - dicono a Forza Italia - per sostituirla con una soluzione presidenzialista calata dall'alto».

Dalla scorsa settimana, insomma, l'esito delle pagine consegnate dal Cirm e custodite in copia unica e "blindata" dai forzisti, gira tra i banchi di maggioranza. Le conferme sul contenuto del sondaggio arrivano da più parti nel partito di Silvio Berlusconi. Con un dato che tutti gli interpellati ripetono: più dell'80% dei cittadini del Friuli Venezia Giulia esprimerebbe con chiarezza «di preferire una legge che derivi da una scelta autonoma della nostra regione - conferma un dirigente che ha visionato il documento - così come abbiamo fatto noi, una legge diversa da quella in vigore nelle altre zone del Paese, con la tendenza chiaramente espressa a preferire la garanzia di autonomia decisionale rispetto al presidenzialismo imposto da Roma o da una legge transitoria che copia le regioni ordinarie». Altro elemento su cui gli azzurri intendono costruire da subito una campagna di sensibilizzazione su tutto il territorio deriverebbe, stando sempre al sondaggio Cirm, «dalla predisposizione della maggioranza della popolazione - aggiunge il dirigente forzista - che si esprime in controtendenza rispetto a precedenti sondaggi, a garantire almeno una quota proporzionale al consiglio regionale».

Una percentuale di cittadini che supererebbe, sempre secondo le fonti del partito, il 60% degli intervistati. Altri due elementi chiave, secondo i vertici azzurri, starebbero nella ampia convergenza dell'elettorato «a preferire candidati della propria provincia - continuano - rispetto ad altri e a concedere alla maggioranza la possibilità di rispondere all'improvvisa mancanza di un governatore per ragioni gravi, con l'indicazione di un sostituto». Pare insomma che, negli ambienti azzurri, l'idea di aver colpito nel segno "spegnendo" il potere dei super-governatori stia prendendo sempre più piede: «Il sondaggio che abbiamo affidato al Cirm - proseguono dal partito - non è stato e non verrà divulgato proprio perché è stato commissionato ad uso interno».

T.C.