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Il Piccolo 30-05-2002

Oggi a Bruxelles via libera all'asse concorrente, quello a Nord delle Alpi

Il Parlamento europeo vota sul destino del Corridoio 5

Ancora una volta sotto accusa i ritardi accumulati dall'Italia. L'europarlamentare Costa e i Ds proporranno una serie di emendamenti «ad hoc»

TRIESTE - Approda oggi a Bruxelles nell'aula del Parlamento europeo la lista dei cosiddetti «progetti prioritari» riguardanti le reti di trasporto transeuropee così come è stata integrata il 18 aprile scorso dalla Commissione trasporti dello stesso europarlamento. Otterrà dunque lo scontato via libera dall'aula anche l'asse Stoccarda, Monaco, Salisburgo/Linz, Vienna che si propone quale potente antagonista del Corridoio 5 o perlomeno quale sua alternativa a Nord delle Alpi. Asse che, con un costo preventivato di 9,5 miliardi di euro (il 20% dei quali sarà a carico dell'Ue), sarà operativo in larga misura già nel 2006 e sarà completato entro il 2012.

«Nessuno ha tolto o ha intenzione di cancellare il Corridoio 5 - spiega Luciano Caveri, il presidente della Commissione trasporti dell'Europarlamento - il fatto è che questo benedetto Corridoio 5 va anche costruito ed è qui che sta il problema». «Che cosa abbiamo realizzato in Italia per creare questo fondamentale asse paneuropeo? Solo la Torino-Milano è in fase di realizzazione. Il resto sono solo parole e polemiche molte strumentali e quasi tutte fuori luogo». «Perché deve essere chiaro a tutti - precisa Caveri - che l'asse Stoccarda-Vienna non è solo concorrenziale, ma è anche complementare alle altre direttrici, ma è altrettanto palese che se queste altre direttrici, e penso al Corridoio 5, vengono costruite in ritardo o non vengono costruite affatto è naturale che i traffici confluiscano nelle arterie già pronte».

Sul dualismo tra i tracciati a Nord o a Sud delle Alpi è d'accordo anche l'eurodeputato e sindaco di Venezia Paolo Costa (a Bruxelles iscritto al gruppo dei liberal-democratici riformatori): «Tutti i sospetti sono legittimi - afferma - ma la realtà è che il Corridoio 5 appare perdente per la scarsa capacità propositiva e realizzativa che lo circonda». Anche per questo Costa presenterà oggi una serie di emendamenti tra cui spicca quello in cui si chiede di aumentare l'Alta capacità ferroviaria tra Trieste e Lubiana. Emendamenti, i suoi, tutti tesi a difendere il potere co-decisionale del Parlamento in tema di trasporti nei confronti della Commissione europea.

Commissione contro cui punta il dito la delegazione dei Ds (gruppo del Pse) rea a suo avviso di prevedere nell'Allegato III, nel quale sono indicati i progetti specifici da finanziare, soltanto la tratta Lione-Trieste del Corridoio 5 senza contemplare l'estensione a Est in vista dell'allargamento dell'Ue. Proprio per questo i Ds presenteranno a loro volta un emendamento con il quale si intende sottolineare il valore primario del Corridoio 5. «Questa iniziativa - si legge in una nota - vuole precisare il carattere complementare e non alternativo dell'asse Stoccarda-Vienna rispetto al Corridoio 5, il quale rimarrebbe l'asse principale di collegamento Est-Ovest a Sud delle Alpi».

Mauro Manzin