| Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Forum FVG | Posta | Link |


Il Piccolo 14-09-2001

ROMA Incontri dei vertici dell’Unione italiana con i ministri Ruggiero, Giovanardi e Tremaglia

Minoranza, priorità all’economia

Il governo ha confermato la propria attenzione verso i connazionali

ROMA «Il governo italiano ha confermato la sua attenzione nei confronti della minoranza italiana»: Maurizio Tremul, presidente della giunta esecutiva dell’Unione Italiana, è particolarmente soddisfatto dei colloqui avuti in questi giorni con i ministri Renato Ruggiero (Esteri), Carlo Giovanardi (Rapporti con il Parlamento) e Mirko Tremaglia (Italiani nel mondo). Con il capo diplomazia gli incontri sono avvenuti martedì a Lubiana e Zagabria, nel corso della visita di Ruggiero ai due Paesi. Visita interrotta nella capitale croata a causa delle tremende notizie provenienti dagli Stati Uniti. «Nonostante ciò – dice Tremul – Ruggiero ha trovato il tempo per noi, prima di ripartire per Roma. E non posso che ringraziarlo per la sua sensibilità». Gli incontri con Giovanardi e Tremaglia si sono svolti invece ieri nella capitale italiana.

Questi i punti toccati negli incontri: base economica della minoranza, trattamento unitario del gruppo nazionale diviso tra Croazia e Slovenia, cittadinanza italiana ai connazionali residenti in Croazia e Slovenia, situazione della casa editrice Edit, Statuto istriano, beni abbandonati dagli esuli.

Sul primo punto è stato chiesto al governo italiano di intervenire affinchè il gruppo nazionale riesca a costituire delle strutture economiche che gli consentano di svilupparsi per poi camminare il più possibile con le proprie forze. Orientamento questo che è già presente nella ripartizione dei fondi destinati ai connazionali in base alla legge sulle aree di confine. Riguardo all’unitarietà, è stato fatto presente che i buoni rapporti che si stanno instaurando tra Croazia e Slovenia consente di auspicare che le due repubbliche si accordino per assicurare appunto uniformità di trattamento alla minoranza divisa e alle istituzioni comuni (Unione Italiana, Edit, Dramma Italiano, Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Radio e Tv Capodistria) e l’invito all’Italia è di premere affinchè si arrivi a tali accordi.

In merito alla cittadinanza italiana c’è stata l’assicurazione di Tremaglia e Giovanardi a varare al più presto la normativa ad hoc. In proposito da segnalare che anche il ministro degli Interni, Claudio Scajola, ha assicurato la propria disponibilità in una lettera a Luigi Weber, presidente della sezione Uim (Unione italiani nel mondo) di Trieste che da anni si sta interessando per ottenere questo provvedimento.

Per affrontare la crisi dell’Edit è stato deciso di «lavorare insieme – sottolinea Tremul – con il ministero degli Esteri, per rilanciare l’attività della casa editrice, l’unica che assicuri informazione in lingua italiana alla minoranza oltre frontiera».

Dalla ricognizione sui problemi dello Statuto Istriano che, ricordiamo, è al vaglio della Corte costituzionale croata nella parte in cui tratta del bilinguismo e della tutela alla minoranza italiana, è emerso che si tratta più di un problema di competenze, legato alle autonomie, che di diritti delle minoranze. In parole povere, va individuato chi è competente ad assicurare determinati diritti al gruppo etnico: lo Stato o la Regione? Comunque i diritti vanno garantiti anche alla luce dell’accordo italo-croato del ’96 sulle minoranze che estendeva a tutto il territorio di insediamento storico del gruppo nazionale italiano le provvidenze previste per la ex zona B.

Infine, sulla delicata questione dei beni abbandonati, i rappresentanti dell ’Unione Italiana (con Tremul erano presenti anche i due deputati ai seggi garantiti dei Parlamenti croato, Furio Radin, e sloveno, Roberto Battelli) hanno ribadito la loro posizione favorevole a forme di racquisizione e hanno dato sostegno alle nuove iniziative diplomatiche di Roma, proposte a Lubiana.

Pierluigi Sabatti