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Il Messaggero Veneto 04-03-2002

Legambiente "sfida" la giunta sul piano Agenda 21

Gobbi confermata alla presidenza: serve una programmazione partecipata

LESTIZZA - Un processo partecipato di programmazione, ovvero l' individuazione degli obiettivi in sinergia con la parte politica, č per Legambiente la possibile chiave di volta per una migliore gestione del territorio. A darne conto č intervenuta ieri, durante il congresso regionale del cigno verde a Villacaccia di Lestizza, Elena Gobbi, riconfermata ieri presidente dell'associazione ambientalista per il Friuli-Venezia Giulia, che ha definito l'Agenda 21 locale come una strada percorribile per delineare un modello di sviluppo sostenibile in cui analizzare potenzialitą e fragilitą dell'ambiente regionale. «Lo strumento, per questo processo partecipato di programmazione, potrebbe essere quello dell'Agenda 21 locale» - ha indicato Elena Gobbi - attraverso il quale definire la progettazione e tarare gli interventi in modo specifico sul territorio».

Un territorio inserito all' interno di un quadro generale regionale poco confortante, secondo l' associazione, con strumenti datati o inadeguati (ne sono esempio il piano del traffico del 1978 e quello dei porti del 1988), e dove manca un'efficace programmazione. «Un'area vasta della nostra regione č programmata, non nell' interesse della collettivitą, ha ribadito Elena Gobbi , ma dai soggetti che propongono progetti come le centrali a gas e simili». Per delineare un percorso di sviluppo, il fattore temporale, per il cigno verde, č fondamentale come lo sono altrettanto le proposte di intervento e la necessitą di confrontarsi con gli altri soggetti interessati. Dal congresso sono emerse nuove alleanze, prima fra tutte, quella con il sindacato, siglata dall'adesione all'iniziativa del 23 marzo, che precede lo sciopero generale del 5 aprile indetto dalla Cgil e relativo alle modifiche dell?articolo 18 dello statuto dei lavoratori. E ieri al congresso c'era il segretario regionale della Cgil, Paolo Populin.

Questo il nuovo direttivo di Legambiente. Per Pordenone: Bernard, Ragogna, Bacichet; per la Carnia: Lepre, Peressoni e Tolatti; per le Prealpi pordenonesi: Sacchi, Alfetta, Bellen; per Monfalcone: Kucler, Altran, Pasini, Fumolo, Tonzar; per Trieste: Santoro, Matera, Weherenfenning, Giorgolo; per Udine Visintini, Cragnolini, Gobbi, Volponi, Mioni, Ciriani, Zanchetta, Miorin e Cavallo.

Lara Pironio