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Il Messaggero Veneto 28-08-2001

Il parco macchine è di quasi 500 mezzi (uno ogni 5 dipendenti) per un costo di 4 miliardi l’anno

La Regione per risparmiare prende auto a noleggio

TRIESTE

Quattrocentosessantaquattro mezzi di locomozione. Uno ogni cinque dipendenti o poco più. Messo in fila, il parco macchine della Regione si snoderebbe per alcuni chilometri. Non si tratta soltanto di auto blu: i mezzi vanno dall'autobotte all'Apecar, dalla Land Rover al dumper, dalla Fiat Tipo al carrello rimorchio, dalla Lancia K alla motoslitta, dal trattore all'autobetoniera.

La parte del leone la fanno la Direzione dei Parchi e quella delle Foreste, che, da sole, impiegano oltre la metà dei veicoli. Un'ottantina di macchine sono disseminate poi per usi diversi nei comuni del territorio, da Trieste a Enemonzo, da Travesio a San Pietro al Natisone. Poco più di venti mezzi servono alla Protezione civile, un po' meno ai due “pool” che provvedono alle necessità di missione di dirigenti e impiegati (i quali potrebbero anche utilizzare vetture proprie, ma non lo fanno, perché il rimborso è di 400 lire/km).

Poi ci sono le disponibilità di vetture fisse per il comprensorio minerario di Raibl (quasi tutti camion, evidentemente), per il Servizio caccia e pesca, per l'Osservatorio malattie delle piante, per i Servizi manutentivi (degli immobili e non) e per quelli Tecnici, per il Provveditorato (una quarantina).

Ancora auto per l'Irfop, il Servizio autonomo economia montana, gli ispettorati agrari, le Direzioni dell'Ambiente e della Viabilità, la sede distaccata di Roma, l'Ufficio Stampa, il Difensore Civico. Poi, naturalmente, ci sono le auto di rappresentanza per il Consiglio (un paio di Brava), per l'Ufficio di gabinetto della giunta e la Segreteria generale (Due Lancia K, una Lancia Z, una Fiat Brava e una Fiat Palio), e infine i mezzi per il presidente, gli assessori, il presidente del Consiglio (tutte Lancia K).

Il costo di questa divisione motorizzata (autisti esclusi) si aggira sui quattro miliardi, di cui 450 milioni per le polizze “Rc - Kasko”, un miliardo e 200 milioni dati agli Uffici periferici (Parchi, Foreste, Protezione civile) per uso e manutenzione dei propri mezzi, e poco meno di due miliardi a disposizione dell'economato per gli altri: acquisto del carburante, manutenzione, pedaggi, varie ed eventuali. E, naturalmente, l'acquisto il rinnovo. Per quest'ultima voce, nella Finanziaria 2001, è stata messa una posta di 850 milioni. Ma ce n'è un'altra, di mezzo miliardo, relativa al servizio di noleggio esterno.

Visto che il numero degli automezzi risulta in lieve ma costante crescita, dalla scorsa primavera la giunta ha deciso di ricorrere a due ditte, la “Cooperativa Triestina fra Portabagagli e Fattorini di piazza”, e l' “Autonoleggi Bevilacqua” di Udine.

La disponibilità è di quattro veicoli con autista, al costo minimo di 28 mila lire per quattro ore a Trieste, e di 32 mila a Udine. Questo nel caso di auto ferma. L'utilizzo prevede tariffe sotto e sopra i 300 km (1000 e 900 lire, ovvero 1500 e 1400 lire, rispettivamente a Trieste a a Udine). Sono calcolate a parte le eventuali ore di sosta aggiuntive. Si tratta di un esperimento che secondo i calcoli degli uffici, sta dando buoni frutti, perché il costo maggiore è dato dagli autisti. Si tratta di 6-7 milioni al mese, comprensivi di tutti gli oneri, per quattordici mensilità ma un servizio di una decina di mesi (considerando ferie e malattie). Ci si avvicina cioè, per un solo autista, ai cento milioni, che è il costo annuo della disponibilità delle quattro auto noleggiate, con autista (ferme e per cinque giorni settimanali).

Anche se il procedimento sarà graduale, così, gli indirizzi della giunta e della maggioranza puntano a rinforzare l'“outsorcing”, ovvero il ricorso al servizio esterno. Nel frattempo, però, occorre provvedere a cambiare le auto troppo vecchie. Per quelle di servizio si è fatta un bando europeo, che è stato vinto dalla Rover (che ha soppiantato la Fiat). Per le auto giuntali si rimarrà invece sulle Lancia.

Il piano acquisti 2001 prevede che vengano acquistate due autovetture di rappresentanza, cinque di servizio, dieci fuoristrada per sorveglianza forestale, un monovolume per il Centro di produzioni tv. Sarà da prendere in considerazione la permuta dei mezzi aventi le seguenti caratteristiche d'uso: percorrenze superiori a 150 mila km, se di rappresentanza, e di 120 mila km se d'istituto (nel caso dei fuoristrada il chilometraggio scende a 140 mila e 100 mila secondo l'alimentazione diesel o a benzina).

Luciano Santin