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Il Piccolo 18-09-2001

Per uno strano caso nello stesso giorno è prevista anche la conferenza dello storico revisionista Ernst Nolte

Haider è atteso sabato in piazza Unità

Rispetto a un anno fa, verrebbe accolto ufficialmente dalle autorità locali

La manifestazione prevede sfilate di figuranti, giostre e tornei di ambientazione medievale tra il centro cittadino e il castello di San Giusto

Jörg Haider di nuovo a Trieste. E' molto probabile che la visita avvenga sabato in occasione di sfilate e tornei cavallereschi che si svolgeranno tra piazza Unità e il castello di San Giusto. L'invito al governatore della Carinzia è stato rivolto dall'Associazione delle tredici casate che organizza la manifestazione con il patrocinio di Regione e Provincia. Proprio nella sede della Regione dovrebbe svolgersi giovedì una conferenza stampa in cui potrebbero essere sciolti i dubbi sulla presenza di Haider che ha accettato l'invito, ma non ha ancora confermato la sua presenza a Trieste.

L'arrivo di Haider si giustificherebbe anche con la presenza alla manifestazione triestina di numerosi figuranti provenienti da Friesach, noto centro carinziano a quanto pare però non ancora troppo avezzo alle sfilate storiche. Solo un paio di settimane a Cormons, uomini e donne di Friesach sotto i costumi medievali, comunque ammiratissimi, avrebbero fatto intravedere scarpe da ginnastica, trecce «rasta» e piercing. Ma Haider si è già fatto vedere in giro con il gruppo di Friesach, località dove in luglio aveva già stretto con il presidente della Regione, Renzo Tondo, un patto d'azione che aveva preceduto il recentissimo vertice di Portschach. Haider negli ultimi mesi è diventato un agnellino, ufficialmente lontano mille miglia dall'uomo che partecipava ai raduni delle Ss dicendo di sentirsi «tra amici» e che elogiava la politica del lavoro del Terzo Reich.

Le perplessità sulla sua democraticità restano tutte, ma l'atmosfera che lo circonda si è stemperata. Clima diverso rispetto alle sue due più recenti «calate» a Trieste, un anno fa. Il 7 ottobre 2000 aveva fatto un giretto sulle rive. Quel giorno era in città Massimo D'Alema che l'indomani avrebbe partecipato alla Barcolana. «Fosse tanto bravo - commentò sarcasticamente Haider - sarebbe ancora il presidente del Consiglio.» Venti giorni prima, il 17 settembre, era piombato a una festa a Opicina. «Oggi qui incominciamo a costruire l'Europa delle regioni - aveva dichiarato - che sarà molto diversa da quella di Bruxelles.» Il sindaco Illy e il vice Damiani avevano finto di non riconoscerlo. Stavolta l'accoglienza delle autorità locali sarebbe ben diversa.

Per uno scherzo del destino sempre sabato parlerà a Trieste Ernst Nolte, docente della libera università di Berlino, storico non negazionista, ma decisamente revisionista, molto discusso. Uno dei concetti cardine della teoria di Nolte, volgarmente tradotto, è che Hitler si sia ampiamente ispirato al comunismo bolscevico. Non solo, secondo Nolte il processo di Norimberga contro i gerarchi di Hitler sarebbe stato celebrato con documenti costruiti per inchiodare gli imputati. Illuminante, in concomitanza con la visita di Haider, un passo di una conferenza che Nolte ha tenuto a Roma: «La più pressante di tutte le richieste è di fare il possibile perchè venga disinnescata o eliminata la carica esplosiva di un nuovo nazionalismo tedesco.

Non bisogna tuttavia sorvolare sul seguente quesito: è giusto percorrere la strada che porta a combattere anche la rinascita di una normale coscienza nazionale? Non sarebbe forse meglio percorrere la strada alternativa dell'accettazione e dell'approvazione? Non accetterebbero forse i membri dell'italiana Alleanza nazionale un tale ripristino loro che avrebbero dimostrato di condannare con sincera convinzione l'espansionismo e l'oppressione delle minoranze durante l'era fascista e che ora insistono solamente sul non voler disconoscere la storia e l'identità italiane, spingendo anche Mussolini nell'abisso della dannazione e dell'oblio?»

Nolte parlerà nel convegno su «Il futuro di Dio - le religioni nell'era della globalizzazione» al quale interverrà anche il noto filosofo Andre Glucksmann.

Silvio Maranzana