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Il Messaggero Veneto 06-06-2002

Visita di Tondo nella Bosnia serba

Gas e strade primi impegni del Friuli-V.G. a Banja Luka

TRIESTE - «Finiti gli anni delle donazioni e degli aiuti internazionali - come ieri ha ricordato a Banja Luka il primo ministro della Repubblica Serba di Bosnia Mladen Ivanic al presidente del Friuli-Venezia Giulia Renzo Tondo - oggi è il momento del business, di nuove opportunità di investimento e di sviluppo». Ed il Friuli-Venezia Giulia, che ormai da anni, ha sottolineato Tondo, guarda con attenzione a possibili nuove relazioni con il Centro-Est Europa e con lo scacchiere balcanico in particolare, è ora la prima Regione italiana ad "agganciare" quest'area e ad allacciare - anche operativamente - nuovi rapporti economici e commerciali con la Repubblica Serba di Bosnia. Sulla spinta, infatti, del protocollo di collaborazione sottoscritto poco più di un anno fa a Trieste tra le due realtà territoriali, ieri nella capitale Banja Luka (quasi 250 mila abitanti) i due capi di Governo, Tondo e Ivanic, hanno ufficialmente identificato nelle infrastrutture stradali e nei pubblici servizi alle collettività - distribuzione di gas, acqua, energia elettrica - i primi possibili settori d'intervento.

Così, Autovie Venete (rappresentata dall'amministratore delegato Mauro Avanzini), ma anche Autostrade spa, hanno manifestato l'interesse a verificare una loro partecipazione nella costruzione e nella successiva gestione di un tratto di 24 chilometri della direttrice autostradale tra il confine croato, a Gradiska, e la capitale, con un costo previsto di circa 90 milioni di euro.

L'Amga di Udine, invece, assieme ad altre «pubblic utilities» ex municipalizzate italiane potrebbe entrare come capofila nel grande affare delle reti di distribuzione nella Repubblica Serba di Bosnia, iniziando magari, con la collaborazione dell'Università di Belgrado, alla progettazione di circa 15 chilometri di condotta metanifera dalla Serbia nell'area della città di Bielina, assolutamente strategica per tutto questo territorio serbo perché svincolerebbe la Bosnia serba dagli approvvigionamenti di gas combustibile dalla rete di Sarajevo, possibili comunque solo con la costruzione di un nuovo gasdotto di 90 chilometri.

Ma la presenza del Friuli-Venezia Giulia nella Repubblica Serba di Bosnia non si concretizza solo attraverso gli affari, ha rilevato il presidente Tondo, che ha ufficialmente firmato l'impegno della Regione, circa 25 mila euro, per l'acquisto di uno scambiatore di piastrine per il sangue (indispensabile per i malati di leucemia) da parte dell'Ospedale pediatrico di Banja Luka. In parallelo - ha rilevato Marino Andolina del «Burlo Garofolo» di Trieste - lo stesso istituto triestino formerà il personale necessario al funzionamento dell'apparecchiatura. Agli incontri di Banja Luka hanno partecipato, tra gli altri, anche i rappresentanti dell'Amga di Udine, di Finest ed Informest, delle Camere di commercio di Udine e Trieste.