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Il Gazzettino 20-09-2001

Un'indagine dell'istituto "Massimo Severo Giannini" prende in esame il passaggio dei finanziamenti a Comuni e Province

Federalismo: il Veneto batte la Lombardia

È la seconda regione (34,7\%) dietro il Lazio, quanto a trasferimenti agli enti locali. Galan: continueremo

La notizia circolava da qualche giorno. Ma gli stessi funzionari erano perplessi. Il Veneto più federalista della vicina Lombardia? Il Veneto governato dal forzista Giancarlo Galan più avanti della Lombardia governata dal compagno di partito Roberto Formigoni quanto a trasferimenti agli enti locali? Erano le domande che si sono fatti dirigenti e anche politici regionali.

E invece la conferma che cancella i tanti dubbi è venuta dall'Istituto di Studi sulle Regioni «Massimo Severo Giannini»-Cnr che ha analizzato, come riportato lunedì dal quotidiano economico "Sole-24 ore", i bilanci riferiti al 2000 di tutte le Regioni, in particolare i capitoli riferiti alle risorse finanziarie trasferite a Comuni e Province affinché possano compiere le funzioni e i ruoli attribuiti dal decreto del 1998 sul decentramento.

«Personalmente non avevo dubbi - commenta Giancarlo Galan - i dati dell'Istituto "Giannini" ci rendono giustizia delle ripetute accuse fatte alla Giunta regionale, a partire dalla passata legislatura quando si diceva che intendevamo renderci fautori di un neocentralismo, in sostituzione di quello statale». Toltosi il sassolino dalla scarpa, il forzista guarda avanti a annuncia che già da quest'anno il trasferimento sarà più spinto a partire dal turismo, dalla difesa del suolo, dalla cultura.

Nella classifica generale, è il Lazio a detenere il primato, Regione che ha "passato" a Comuni e Province 4.642 miliardi di lire, pari al 42,5\% del totale delle spese tolte le spese per la sanità. Immediatamente dopo la Regione del "governatore" di An, Francesco Storace, c'è il Veneto che ha trasferito 2.607 miliardi, pari al 34,7\% con una variazione in crescita del 5,3\% rispetto al 1999, con un valore procapite di 580mila lire. Distaccata di poco, almeno percentualmente, assai di più come valore assoluto, la Basilicata che ceduto agli enti locali 637 miliardi pari al 32,5\% (l'anno precedente appena il 21,1\%) che anche come valore pro-capite, cioè in base ai cittadini, batte tutti con poco più un milione di lire, tenuto anche conto che la media nazionale si attesta sulle 400mila lire e che Lombardia, Puglia, Abruzzo e Toscana sono al di sotto delle 150mila lire. Il Friuli Venezia Giulia ha trasferito 1.275 miliardi (26,1\% del totale), e le due Province autonome di Trento e Bolzano, rispettivamente 1.221 miliardi (25,8\%) pari a 2,6 milioni procapite, e 1.070 miliardi (21\%) cioè 2,3 milioni per cittadino.

Scorrendo la graduatoria, risulta che nello scorso anno tutte le Regioni si sono attivate nel decentramento finanziario. Un aspetto che fa dire a Galan un «per forza, visto che sono diminuite le risorse provenienti dallo Stato. Si agisce di più in proprio, anche a seguito del passaggio di competenze degli interventi sul territorio e per i trasporti».

Si sta dunque procedendo verso il federalismo, con punte maggiori al Nord che al Sud. Ma l'idea del federalismo, del decentramento, del potere affidato ai «governatori» comincia a farsi largo anche al Sud,a partire dalla Campania, che grazie all'effetto-Bassolino - e alla fiducia che i campani ripongono nell'ex sindaco di Napoli - si è ormai agganciata alle tre regioni federaliste per eccellenza, cioè Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.È quanto emerge da un'altra indagine, questa volta condotta dall'Istituto Cattaneo di Bologna per incarico del COM.P.A., il Salone della Comunicazione Pubblica aperto ieri in Fiera a Bologna.

La ricerca evidenzia che non esistono più grandi differenze tra Nord e Sud nelle 'posizioni di principio' sul federalismo. In materia di politiche scolastiche, per esempio, in Val d'Aosta e in Trentino sono convinti (il 69-72\%) che farebbe meglio la Regione; non così la pensano nel Lazio, in Umbria, Calabria, Sicilia e Puglia, dove il 57-63\% degli intervistati ritiene che farebbe meglio il Governo. Per la sanità, le regioni che godono di più fiducia sono Trentino, Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e il Nordest, con percentuali tra il 91 e il 71\%.

Giorgio Gasco