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Il Piccolo 22-09-2001

Il progetto della compagnia di stato Cosco partirà nel giro di alcune settimane e dovrebbe far transitare al terminal 50 mila container l'anno

La Cina sbarca al Settimo con una linea da Shangai

Il collegamento si pone in concorrenza con quello annunciato a suo tempo da Evergreen

Una linea settimanale Shangai-Trieste, che impiegherà otto navi da 2000 teu e dovrebbe portare al Molo Settimo un traffico di almeno 50 mila contenitori l'anno. E non è la taiwanese Evergreen a scendere in campo ­ che peraltro ha annunciato a suo tempo un nuovo collegamento con il Far East ­ ma la cinese Cosco (China Ocean Shipping Company), un altro dei colossi mondiali, diretto concorrente di Evergreen.

Più precisamente si tratta della compagnia di stato, inserita in un gruppo che spazia dai trasporti oceanici a quelli aerei, dalla logistica all'industria, dalle attività alberghiere a quelle turistiche. Nel 1997 le merci trasportate dalla flotta Cosco sono state qualcosa come 120 milioni di tonnellate, con un traffico container di 3,3 milioni di teu.

In Italia la Cosco è rappresentata dalla Coscos, joint venture fra la tedesca Cosco Europe e la Fratelli Cosulich. Dalla Cosco non giungono conferme ufficiali, ma si lascia capire che l'avvio della linea con Shangai (che prevede alcune toccate in Mediterraneo fra cui Haifa e il Pireo) è previsto fra alcune settimane, al più tardi entro l'anno. Sembra inoltre che la Cosco sia interessata a trovare una sede in città.

I 50 mila teu che la nuova linea farebbe transitare al Molo Settimo sarebbero indubbiamente una notevole boccata d'ossigeno per il terminal, che nei primi otto mesi dell'anno ha visto un calo dei container superiore al 5% (quasi del 10% con riferimento alle merci trasportate). «Ciò ­ sottolinea l'assessore regionale ai Trasporti, Franco Franzutti ­ mentre Capodistria nello stesso periodo ha registrato una crescita del 9%. Esattamente il contrario di quanto previsto negli accordi per la gestione del Molo Settimo. E' un aspetto da chiarire».

Di cose da chiarire sul fronte portuale e dei trasporti in effetti ce ne sono diverse, al punto che ieri c'è stata una riunione fra il sindaco Dipiazza, il presidente dell'Autorithy Maresca, il sen. Camber, l'on. Menia e gli assessori regionali Dressi e Franzutti. Lo stesso Franzutti minimizza spiegando che si è discusso sull'inquadramento delle strategie portuali e dei trasporti.

Ma a diversi dei partecipanti non sono andate giù le dichiarazioni di Maresca, pubblicate sempre ieri dal Sole-24 Ore, sull'urgenza di costruire un nuovo terminal contenitori, «più grande e moderno del Molo Settimo, per passare dagli attuali 250 mila teu all'anno a un milione e mezzo».

«Va fatta una seria riflessione su questa ansia di costruire nuovi terminal ­ sbotta Franzutti ­. Prima servono concreti segnali che la speranza di incremento dei traffici è qualcosa di reale».

Giuseppe Palladini