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Comunicato 16-05-2002

CANNABIS TERAPEUTICA: GRAZIE AI RADICALI VERRA' RICONOSCIUTO AI MALATI IL DIRITTO A NON SOFFRIRE

"I radicali friulani esprimono soddisfazione per il riscontro positivo che ha ottenuto tra i consiglieri regionali il documento sulla cannabis a scopo terapeutico. Un giorno-afferma Leonarduzzi dei Radicali Italiani- saremo tutti grati alle storiche lotte di Pannella e a Yasha Reibman, consigliere regionale radicale, che ha presentato in lombardia la mozione per l'uso medico della cannabis che il consiglio ha approvato a larga maggioranza.

Ci auguriamo-afferma Leonarduzzi- che pure il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia approvi senza difficoltà la mozione approvata recentemente dal consiglio lombardo. E' bene precisare-prosegue Leonarduzzi- che qui non sono in causa né la liberalizzazione né la legalizzazione della marijuana, bensì la possibilità di usare quelle foglioline per lenire una sofferenza o contribuire ad una terapia. Nulla di più.

Esattamente quel che si fa da decenni, allorchè per curare un malato si ricorre agli oppiacei, cioè a sostanze derivate da una droga vera, pesante. E allora- si chiede Leonarduzzi- perchè la morfina sì e la cannabis no? Sulla base di studi clinici che ne dimostrano la possibile efficacia nella terapia del glaucoma e nelle cure contro l'AIDS, paesi come Israele, Germania, Stati Uniti e Canada hanno già approvato la regolamentazione, da noi invece si preferisce ancora anteporre ragioni politiche a benefici derivanti dalla cannabis e alla posibilità per i malati di vedersi riconosciuto il diritto a non soffrire."

Gianfranco Leonarduzzi