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Il Gazzettino 22-05-2002

TOLMEZZO - Ieri la proposta di Legambiente e Wwf a Tondo. «L'azienda deve essere coinvolta»

Burgo, prove di compromesso

Gli ambientalisti: se ci sediamo al tavolo che decide ritiriamo la richiesta di sospensiva

Tolmezzo - È un patto, un baratto, un compromesso, un "dare per avere". Gli ambientalisti sono pronti a fermare la richiesta di sospensiva della nomina del commissario per l'inquinamento alla Burgo. Alla faccia di chi pensa che non si preoccupino dei posti di lavoro degli operai. In cambio però il presidente Tondo deve farsi affiancare da un "tavolo" tecnico al quale siedano Legambiente, Wwf e Italia Nostra, ma anche la Burgo che in questa vicenda secondo gli ecologisti ha sempre cercato di defilarsi.

È una proposta-lampo quella degli ambientalisti. Presentata ieri, esige una risposta entro questa mattina. Un problema di tempi giudiziari. «Giovedì - spiega Elena Gobbi, presidente regionale di Legambiente - il Tar regionale decide sulla nostra richiesta di sospensiva. Ed è molto probabile che in via precauzionale sospenda la nomina di Tondo». Per evitare uno scenario che preoccupa sindacati e lavoratori - rischieremmo di trovarci di fronte a una nuova chiusura dello stabilimento industriale, strategico per la Carnia - gli ambientalisti sono disposti non già a ritirare il loro ricorso, presentato anche al tribunale amministrativo del Lazio, ma solo ad accantonare la richiesta di "stop". La ciambella di salvataggio è legata a una precisa contropartita, «un'ordinanza - spiega la Gobbi - che istituisca un tavolo tecnico con la partecipazione delle tre associazioni ambientaliste e della stessa Burgo. Vogliamo contare, vogliamo essere consultati nel momento in cui si decidono le strategie, vogliamo conoscere i risultati dei monitoraggi ambientali e accedere alla documentazione sull'inquinamento della cartiera».

Gli ambientalisti chiedono pari dignità e un riconoscimento reciproco tra i partecipanti al "tavolo". E la Gobbi fa capire che non si fermeranno: «Rinunciare alla sospensiva è una decisione che ci costa. Siamo disposti a darci un termine massimo di un mese per capire a che punto siamo e poi decidere il da farsi».«Ho sentito Tondo pochi minuti fa - raccontava ieri pomeriggio la Gobbi - Mi ha detto che potrebbe essere un'ordinanza del commissario a istituire il tavolo, in modo da accelerare i tempi. Significa che è già orientato ad accettare la nostra proposta? No, non siamo entrati nel merito, era solo un discorso tecnico».

F.A.