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Il Piccolo 12-10-2001

Raggiunto l'altra notte nella Capitale un accordo tra le due Regioni contermini sui futuri sviluppi del passante per Mestre

Autovie, pax romana tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia

Alla mediazione presente pure Gamberale (Autostrade). Tondo: «Ribadita la voglia di collaborare»

TRIESTE - Si ricuce lo strappo fra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La Regione, attraverso la società autostradale Autovie Venete (che, notizia di ieri, allestirà la sua assemblea straordinaria, dedicata interamente alle nomine di presidente e nuovo cda il 9 novembre prossimo) parteciperà alla realizzazione del passante di Mestre. Un' ipotesi di accordo fra le due Regioni (entrambe con Giunte della Casa delle Libertà) è stata definita l'altra sera a Roma, in un incontro al quale hanno partecipato l' amministratore delegato della Società Autostrade, Vito Gamberale, l' assessore ai Trasporti della Regione Veneto, Renato Chisso, gli assessori regionali Pietro Arduini (Finanze) e Paolo Ciani (Ambiente), e il portavoce del Presidente Tondo, Alessandro Colautti.

L' ipotesi di accordo - che sarà illustrata oggi in giunta dal presidente Renzo Tondo, conferma la validità dell' accordo per la realizzazione del passante di Mestre sottoscritto, il primo agosto 1997, da Autovie Venete, dalla società di gestione dell' autostrada Venezia-Padova e dalla società Autostrade in accordo con il Ministero dei Lavori Pubblici e l'Anas. Inoltre, nell'ipotesi di accordo definita è prevista la costituzione di una società consortile per la gestione unitaria del passante di Mestre. Dopo la prestazione alla giunta, l' accordo potrà essere sottoscritto dalle parti già nella giornata di sabato prossimo.

L' accordo rimuove i problemi che costituivano il fondamento per il ricorso di Autovie Venete contro accordi successivi a quello del primo agosto 1997 e che prevedevano forme diverse per il finanziamento dell' opera. Fra questi accordi, vi è anche quello sottoscritto lo scorso 9 agosto per il ricorso al «project financing» che - ha spiegato l' assessore Arduini - a questo punto «viene superato» dall' intesa ipotizzata. Dopo la presentazione di Tondo, la giunta regionale potrà affidare al consiglio di amministrazione di Autovie il mandato a sottoscrivere l' accordo, pur essendo il cda in ordinaria amministrazione e virtualmente sfiduciato. Da segnalare al riguardo che ieri uno dei consiglieri «superstiti», il triestino Silvio Cosulich, cooptato da Valori appena domenica scorsa ha chiarito di essere pronto alle dimissioni in qualsiasi momento. «Mi hanno cercato loro ­ racconta ­ e la compagnia mi era sembrata stimolante. Questo non significa però che io voglia mettermi in contrapposizione con chicchessia. Sono pronto a farmi da parte».

A detta dello stesso presidente Tondo, comunque, con l' ipotesi di accordo definita a Roma, «si mette fine ad interpretazioni e strumentalizzazioni politiche della vicenda del passate di Mestre e si conferma in tutta evidenza come la volontà di collaborazione tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto sia solida». Tondo ha detto di essere «soddisfatto dell' ipotesi proposta» e ha evidenziato che la solidità del rapporto di collaborazione fra Veneto e Friuli-Venezia Giulia è confermata «anche affrontando uno dei nodi più importanti del sistema dei collegamenti autostradali in Italia, indicati come prioritari dal Governo Berlusconi».