Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Link | Novità | Rassegna stampa | Comunicati stampa


RADICALI ITALIANI PARTITO RADICALE RADIO RADICALE NESSUNO TOCCHI CAINO Coordinamento Radicale Antiproibizionista NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA POLITICAL RESOURCES ASSOCIAZIONE RADICALE ESPERANTO

Il Messaggero Veneto 22-04-2002

Altre firme per il referendum.
Asquini : Udine contro Illy

UDINE - Il comitato del no alla legge elettorale votata dalla maggioranza della Cdl continua nella raccolta di firme. Anche a Udine, al parco del Cormôr, è stato allestito il consueto banchetto promosso dal capogruppo regionale Tesini con l'aiuto di un apprezzato artista friulano, Toni Zanussi. Sulla raccolta di firme va registrata anche una nota del consigliere regionale forzista Roberto Asquini, che è stato tra gli artefici della riforma che prevede l'indicazione del presidente. «Leggo che Udine avrebbe un po' deluso i referendari quanto ad adesioni - ha dichiarato - Sottolineo il dato politico che per fortuna solo pochi sostenitori del deputato triestino Illy firmano contro l'autonomia del Friuli-Venezia Giulia. Gli udinesi possono esserne orgogliosi: il capoluogo del Friuli difende la specialità della nostra Regione e non firma per il referendum di Illy.

Questo è il vero dato politico della raccolta di firme contro la legge elettorale autonoma appena varata dalla nostra regione. Proprio sulla base dei dati di Tesini, infatti, Udine è molto riluttante a firmare a favore di un referendum controproducente, che costa di milioni di Euro pubblici e soprattutto che mira a indebolire l'autonomia del Friuli. La legge elettorale appena votata, infatti, è moderna e molto equilibrata tanto da aver riscosso in Consiglio regionale un consenso molto ampio (oltre due terzi degli eletti), raccogliendo voti da destra a sinistra. La legge elettorale regionale, va ricordato, prevede l'indicazione del presidente con il voto dei cittadini, la stabilità che solo il premio di maggioranza può dare, e la rappresentatività di una base proporzionale.

Ormai solo una piccola minoranza politica guidata dal deputato triestino Illy, insiste con la propria contrarietà e cerca di far indire un referendum con l'obiettivo di omologare la nostra Regione a tutte le altre, perdendo le innovazioni introdotte largamente condivise e dilapidando una parte della nostra specialità».