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Il Gazzettino 02-03-2002

L'INIZIATIVA

«Troppe imprese fuorilegge». E la Regione crea la task force dell'Ambiente

Tolmezzo

«Tutte le imprese, su un piano ipotetico, sono fuorilegge. Dal bar alla tipografia sino all'industria siderurgica». Paolo Ciani, assessore regionale all'Ambiente, non si nasconde. E riconosce che, a fronte della recente e vorticosa produzione di normative comunitarie e nazionali, il "caso Cartiera" è tutt'altro che isolato in Friuli Venezia Giulia.

Ma la Regione, adesso, intende correre ai ripari. E riportare la... legalità in tutta fretta. Da Tolmezzo, dove presiede una riunione di lavoro sulla Burgo, il presidente della giunta Renzo Tondo annuncia infatti ufficialmente la nascita di una task force nuova di zecca. La task force sull'Ambiente. E l'assessore all'Ambiente, impegnato in prima linea nell'emergenza, ne spiega subito le caratteristiche e gli obiettivi.

«L'intero sistema produttivo regionale - attacca Ciani - sta incontrando enormi difficoltà a fronte delle nuove norme sopravvenute negli ultimi anni. Norme dell'Unione europea e del Parlamento italiano in materia di Ambiente che prevedono molteplici limiti e prescrizioni». Ad essere coinvolti, aggiunge l'assessore di An, sono tutti. Ma proprio tutti: «Tali norme incidono sulle istituzioni e sulle imprese. Dal Comune alla Provincia nonché dal panificio alla ferriera all'agricoltura».L'osservanza dei nuovi diktat ambientali, però, è tutt'altro che semplice o economica: «Un'attività produttiva nata soltanto cinque anni fa, nel pieno rispetto delle leggi allora vigenti, rischia oggi di ritrovarsi fuori mercato. Né ci si può nascondere dietro un dito: l'adeguamento richiesto è molto complesso sul piano normativo e molto dispendioso su quello economico».

Ed ecco, allora, la funzione della task force: «Intendiamo dar vita ad un gruppo di esperti che, in raccordo con le attività economiche e produttive, effettui un monitoraggio sulla situazione attuale e soprattutto fornisca le risposte necessarie all'adeguamento: dalle leggi ai decreti alle note interpretative».Il tema, insiste Ciani, è molto complicato. Ma la Regione intende mettere in campo il massimo sforzo: «Si creerà una struttura ad hoc». Le opzioni sono duplici: la delicata missione potrebbe essere affidata ad un servizio autonomo alle dirette dipendenze della Presidenza oppure, previo incarico speciale, ad un direttore regionale. «Arriveremo a definire il quadro - conclude l'assessore - e a dar vita alla nuova struttura in tempi molto stretti».

R.G.