2° assemblea COORDINAMENTO del COMITATO PER IL SI' DI TRIESTE
11 maggio 2005 - inzio assemblea ore 20.15; fine assemblea ore 22.15



VERBALE

Sede del locale Partito Repubblicano

Presenti: Chiarotto, Attruia, de Felice, Comelli, Venchi, Lisjak, Castigliego, Giovanni Da Col (Sinistra giovanile), Boschin, Ceh, Guerra, Stefania Sparnocchia, Decorti, Gentili, Genni Sardo (Spi Cgil), Ester Pacor, Zagabria, Pani, Farinelli, Dal Pan, Bassi, Stegel, Sardo e altri.

Apertura dei lavori

Si decide di organizzare al più presto i tavoli e i volantinaggi del Comitato per il sì, su richiesta della sinistra giovanile.

Farinelli viene designato quale rappresentante del Comitato per il sì nel Comitato di tregua e quale riferimento per la logistica e l'amministrazione burocratica (permessi, richieste, eccä) dei tavoli.

Si demanda a Farinelli di richiedere quanti più spazi possibile per poi decidere come gestirli. Nelle ultime due settimane la presenza sarà costante. Si decide di occuparsi, soprattutto, delle periferie.

I radicali mettono a disposizione i propri permessi, dalle 16.30 alle 20 da lunedì a sabato in via Dante, via delle torri e Capo di Piazza e, domenica, negli stessi posti, dalle 10 alle 13.

Spi Cgil nella persona di Sardo richiede la possibilità di fare tavoli anche ogni mattina dalle 10 alle 13. Spi Cgil mette a disposizione 20.000 volantini autoprodotti per Trieste e l'utilizzo delle propie sedi di zona per punto d'appoggio, ritenzione materiali e aiuto nella divulgazione. In particolare si segnala l'esigenza di creare un evento ad hoc per Muggia.

La sinistra giovanile farà banchetti e volantinaggi all'università e nelle zone del centro.

Farinelli: il Partito dei pensionati di Ferone ha disposto ben 5mila manifesti e 100mila volantini sul sì.

Ceh: rimane poco materiale sul sì; altro ne arriverà dal Comitato regionale a breve (20mila brochure 'blu' per Ts e dei manifesti, che saranno portati nella sede del Pri a disposizione. Si propone di predisporre e pagare dei volantini in lingua slovena per le zone bilingui. Il Comitato regionale, composto dai partiti di Intesa democratica, pensa di finanziare una pagina sui quotidiani regionali. Per Ts l'impegno dei Ds è più o meno di mille euro, a seconda della destinazione. Così faranno, sembra, gli altri partiti dell'Intesa.

Gentili richiede al Tesoriere una relazione delle offerte di aderenti e partiti, da divulgare al comitato.

Ceh: abbiamo + o - 530 euro, 100 dati da Guerra e 430 dai radicali.

Pani: è necessario dare informazione ai cittadini, ad esempio con iniziative che portino persone note.

Castigliego: propongo che si stili un calendario degli incontri al gazebo del comitato (ogni giorno dalle... alle ... ci sarà a disposizione del pubblico). Ci servono testimonial scientifici.

Gentili: noi non siamo soddisfatti. Il tesoriere non dà rendiconti e non fa adesioni per autofinanziare il comitato. I radicali faranno la propria parte in autonomia.

POI LA SITUAZIONE DEGENERA, TRAVALICANDO LA PRASSI DELLA BUONA EDUCAZIONE. SI RICHIEDE AL PRESIDENTE DI IMPORSI MA, IN REALTA', LA SITUAZIONE DI CAOS FA COMODO AI PIU'.

SI FORMANO DUE GRUPPI, UNO DEI QUALI PRODUCE UN ELENCO DA RIEMPIRE A CARICO DEL COMITATO PER GESTIRE BANCHETTI E VOLANTINAGGIO. L'ALTRO NON FA PERVENIRE AL PRESIDENTE LE PROPRIE DECISIONI.

L'ASSEMBLEA SI AUTO-CONCLUDE.