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Il Messaggero Veneto 24-02-2001

Lista Bonino: troppe firme per i candidati

UDINE - Missione quasi impossibile per la lista Emma Bonino che corre il rischio di non prendere parte alla prossima competizione politica. Almeno non in Friuli-Venezia Giulia. Per poter permettere ai candidati, già pronti, di correre per l'elezione al proporzionale, servirà raccogliere un minimo di 4 mila firme, almeno 3 mila e 500, invece, per la corsa al Senato, mentre sono necessarie almeno 500 firme per ogni collegio uninominale. Numeri davvero altissimi rispetto al '96, quando per le elezioni anticipate il traguardo da raggiungere era la metà, come hanno sottolineato ieri candidati e coordinatori regionali durante una conferenza stampa a Udine.

La situazione raccolta-firme, dunque, preoccupa i Radicali, considerato anche che i numeri delle prime tre settimane di mobilitazione non appaiono certo confortanti. Fin'ora le firme per Trieste hanno raggiunto quota 523 per la Camera e 221 per il Senato, mentre a Udine il numero raggiunto è 300 per la Camera e 120 per il Senato. Ma i numeri si fanno ancora più preoccupanti per le province di Pordenone, dove 147 sono le sottoscrizioni per la Camera e 52 quelle per il Senato, e Gorizia. «Firmare - ha spiegato Gianfranco Leonarduzzi, coordinatore udinese e candidato per l'Alto Friuli al Senato - non implica alcun vincolo di appartenenza alla lista o obbligo al momento del voto. E' invece un gesto democratico e civico per consentire alla lista Emma Bonino di essere presente».

A.B.