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ELEZIONI COMUNALI 2004

PROGRAMMA PER IL COMUNE DI FIRENZE

 

 

Dare forza al mondo laico, liberale socialista e radicale
www.radicalifirenze.it

 

 

La candidatura di Luca Saldarelli a sindaco di Firenze è la risposta ad un bisogno sempre più avvertito dalla pubblica opinione: dare voce e forza a tutta un’area liberale e laica che non trova più una efficace rappresentazione nei due “poli” né sulle questioni interne, né sulle questioni internazionali.

Le due liste che sostengono la candidatura a sindaco di Saldarelli si riallacciano ai valori che sottendono la civiltà liberal-democratica e a quelli altrettanto importanti di equità sociale (“meriti e bisogni”) oggi del tutto assenti tanto nel centro-destra quanto nel centro-sinistra.

La convergenza sulla candidatura di Saldarelli fa di Firenze un interessante laboratorio politico: nel quale si sperimenta la capacità di tutto un mondo, laico, liberale, radicale di inserirsi positivamente nella crisi dell’attuale sistema, falso bipolare, incapace di garantire meccanismi adeguati di selezione delle classi dirigenti ed efficacia dell’azione di governo.Una incapacità ancora più preoccupante alla luce della attuale crisi euroatlantica e delle questioni poste dal processo di globalizzazione.

Sono le analogie tra la situazione nazionale e quella locale ad aver determinato la decisione delle forze liberali, laiche repubblicane e socialiste a dar vita alla lista Saldarelli-Sgarbi-Centouno per concorrere assieme alla lista Radicali alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale sostenendo la candidatura a sindaco di Firenze di Luca Saldarelli.

 

 

Un programma per il cambiamento

 

Firenze è oggi una città smarrita, non più anticipatrice ne’ laboratorio di tendenze in campo culturale. La qualità della vita è scesa a livelli allarmanti. Non servono ad invertire la tendenza una serie di opere pubbliche ed iniziative confuse, talvolta contraddittorie, che non rientrano in un disegno  organico e meditato di sviluppo. Preoccupa il sentimento di rassegnazione generale: l’accettare il presente senza progettare il futuro.

Noi appartenenti alla lista Saldarelli-Sgarbi-Centouno e alla lista Radicali intendiamo attuare il cambiamento. Ci proponiamo, con il nostro programma elettorale, di realizzare il disegno  di una città che abbia il rango di moderna capitale della cultura, della ricerca, a misura d’uomo.

Per fare ciò occorre sconfiggere le tendenze alla omologazione e all’appiattimento che negli ultimi anni hanno visto convergere maggioranza, minoranza e forze economiche su un progetto basato esclusivamente sui benefici economici, tutti da dimostrare, che deriverebbero alla città  da una quantità  di opere pubbliche mai viste in precedenza, in cui sprechi e disorganizzazione sono la regola.

Lo sviluppo di Firenze, patrimonio culturale universale, deve seguire un disegno organico e coerente; le motivazione economiche, da sole, non giustificano le trasformazioni che devono contribuire in primo luogo a migliorare la qualità della vita.

 

 

Ricerca e procreazione assistita

 

Consideriamo  terreno di iniziativa politica comune la campagna referendaria per l’abrogazione della Legge 40/2004 sulla fecondazione assistita e la libertà della ricerca scientifica, la liberta’ di scelta, la speranza di cura per milioni di cittadini. 

Ciò non deriva soltanto dal nostro essere laici, liberali, libertari e socialisti e, quindi, dalla necessità di garantire diritti fondamentali ai cittadini (e tra questi proprio quello di esprimersi in libertà di coscienza nei referendum, strumento di democrazia partecipata e diretta) ma anche dal modo di intendere la città. A Firenze operano centri per la cura dell’infertilità e la fecondazione medicalmente assistita, alcuni di chiara fama a livello nazionale. La ricerca è, storicamente, una delle ricchezze della nostra città. E’ inaccettabile svilire e limitare nelle potenzialità quella che è sempre stata una delle principali risorse della nostra area. 

 

Trasparenza per le municipalizzate

 

Le aziende municipalizzate devono essere gestite con maggiore trasparenza. Esse infatti hanno via via smarrito il loro  tradizionale ruolo di strumenti per perseguire con maggiore efficacia obbiettivi  circoscritti e sono diventate il paravento per eludere vincoli e controlli che caratterizzano l’azione degli enti locali. Talvolta esse si sono rivelate strumenti per perseguire politiche clientelari e distribuire benefici alla nomenclatura della politica cittadina. Intendiamo riorganizzare e razionalizzare le aziende a partecipazione comunale affidandole a chi possiede esperienze professionali indiscutibili.

 

Firenze città d’arte, oggi

 

Essere città d’arte impone un’azione decisa su due fronti. In primo luogo tutelare il patrimonio che ci è stato tramandato: riteniamo che le competenze sulla tutela del patrimonio storico-artistico- culturale debbano restare allo Stato poiché essa è tanto più efficace quanto più è lontana dall’oggetto da tutelare. L’impatto di nuovi progetti sul patrimonio monumentale  dovrà essere verificato con “modelli al vero”, per restituire così un significato autentico alla parola partecipazione.

Essere città d’arte, però, significa anche vivere questa caratteristica al presente. Per questo ci proponiamo l’istituzione di poli artistici dell’immagine, della musica e del teatro che siano di stimolo alla creatività e capaci di produrre alti livelli professionali ed espressivi.

 

Arrestare il degrado

 

Intendiamo arrestare il processo che ha portato allo svuotamento della città (ottantamila abitanti in meno negli ultimi  15 anni) facendo di Firenze una città vecchia che nonostante il minor numero di cittadini risulta sempre  meno vivibile, bloccata dal traffico,  soffocata dall’inquinamento, vittima del degrado urbano ormai divenuto metodo gestionale e di un decentramento confuso ed approssimativo.

Questo processo di degrado è stato incoraggiato da una politica urbanistica sbagliata: quella che ha consentito di riutilizzare i contenitori pregiati con criteri esasperati di sfruttamento, per uffici del terziario e per residenze riservate a fasce di privilegiati.  Il riutilizzo degli edifici deve invece   essere rivolto ad accogliere funzioni qualificate e capaci di creare vitalità culturale, civile ed economica per l’intera città, privilegiando il ritorno di minute attività produttive.

 

Sicurezza

 

La vivibilità e fruibilità di Firenze è legata anche al recupero della sicurezza pubblica e di quella privata. Anche la polizia municipale, attualmente impegnata a far rispettare la politica dei divieti che riguarda il traffico e la sosta,  deve maggiormente contribuire a dare sicurezza ai cittadini. Il funzionamento del poliziotto di quartiere deve  diventare reale ed occorre dare attuazione ad un reale controllo del commercio abusivo o illegale nelle strade e nelle piazze cittadine.

 

Mobilità: più pubblico meno privato; più rotaia meno gomma

 

Per quanto riguarda la mobilità e il traffico è indispensabile sostituire alla politica dei divieti, varata dall’attuale Amministrazione Comunale, la politica delle alternative.

Recupero delle arterie ferroviarie esistenti nell’area metropolitana, nuovi attraversamenti viari mediante sottopassi e collegamenti “trasversali”,  sistema tranviario e, in prospettiva, metropolitana leggera,  devono essere i perni  delle alternative offerte ai cittadini.

Intendiamo favorire il trasporto pubblico rispetto al mezzo privato: ma siamo consapevoli che la politica del pubblico nel settore dei trasporti per avere successo e non essere velleitaria deve garantire una adeguata velocità di esercizio (superiore ai 40km./h.)

Proponiamo in sostanza un “programma aperto”, modificando l’impostazione dogmatica dell’Amministrazione uscente che rende “invarianti” le proprie scelte (tramvia, tangenziale nord e piano strutturale) e, pertanto, di fatto già superate una volta realizzate. Al contrario vogliamo valorizzare al massimo la flessibilità delle scelte e la loro modificabilità “in corso d’opera” al fine di consentire un reale controllo da parte della cittadinanza.

 

Superare le discriminazioni verso i disabili

 

Firenze non sarà mai una città veramente accogliente, né per i fiorentini, né per gli ospiti senza una politica decisa e senza adeguati investimenti per il superamento di ogni forma di discriminazione verso i disabili ai quali tuttora viene impedito l’accesso in edifici, strade e giardini dall’esistenza di una quantità rilevante di barriere architettoniche. Tutte le amministrazioni precedenti, senza distinzione di colore politico, hanno investito  poco e male in questo settore.

Ci impegniamo,  sia dal ruolo di  maggioranza sia da quello di opposizione, a sostenere un programma di abbattimento di tutte le forme di discriminazione, fisiche e morali, verso i disabili, avendo come punto di riferimento quanto affermato dalla “Dichiarazione di Tenerife”, documento nato dal Primo Congresso Europeo sulla Vita Indipendente, tenutosi nel 2003, in cui si esplicitano i punti fondamentali per porre fine a tali discriminazioni.

 

Aeroporto

 

E’ indispensabile superare una volta per tutte equivoci e compromessi che frenano il sia pur limitato sviluppo di Peretola. Gli interventi  indispensabili per garantire una maggiore sicurezza dei voli ed il loro incremento devono essere realizzati senza indugio. Ed è indispensabile recuperare le opportunità svanite quando la Regione decise di sabotare la realizzazione dell’aeroporto di San Giorgio a Colonica. Il Comune di Firenze deve impegnarsi a perseguire, assieme alla Regione ed al comune di Pisa, una gestione unica e sinergica degli scali di Peretola e di Pisa per garantire anche a Firenze di non restare esclusa dai programmi delle grandi compagnie che operano nel settore.

 

Conclusione

 

In conclusione vogliamo una città  che non viva con rassegnazione il presente ma si impegni fortemente a progettare il futuro. Una città nella quale gli amministratori dovranno saper parlare ai cittadini e i cittadini poter parlare agli amministratori nella consapevolezza che proprio a livello locale diritti individuali e dignità umana hanno le loro massime espressioni. E che sappiano pensare al domani mentre si prendono cura dell’oggi rispettando i criteri della buona e corretta amministrazione: efficienza dei servizi, decoro e sicurezza della città, tutela degli anziani, dell’infanzia e delle categoria deboli, controllo e revisione dei criteri di spesa.

Di fronte alla eccezionale gravità della situazione internazionale il ruolo di Firenze dovrà essere interpretato senza ambiguità sui temi della lotta al terrorismo, della Costituzione europea, della cooperazione con i Paesi che introducano e mantengano al loro interno gli istituti della democrazia,. vincolando a questo aspetto fondamentale gli aiuti e le collaborazioni economiche.

Sosteniamo pertanto la candidatura a sindaco di Firenze di Luca Saldarelli nel quale ravvisiamo qualità morali e capacità tali da rendere possibile la realizzazione di questo progetto.

 

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