| Home | Documenti | Foto | Risultati elettorali | Forum FVG | Posta | Link |


Il Messaggero Veneto 20-01-2001

MANOVRE POLITICHE

Il Carroccio potrebbe "scippare" il candidato sindaco.

Radicali: Vampa in lizza per il Senato - Forza Italia litiga e la Lega incassa

L'ultima mediazione è affidata nelle mani di Ettore Romoli, coordinatore regionale del movimento, e di Giorgio Carollo, responsabile di Forza Italia nel Veneto, nonché presidente designato del congresso pordenonese degli azzurri in programma domani. L'attribuzione dell'incarico è avvenuta via fax dal responsabile nazionale dell'organizzazione, Claudio Scajola, che ha invitato i due dirigenti a fare in modo che l'assise porti a risultati unitari. Nel documento, però, non è stato indicato alcun elemento sanzionatorio, in caso di mancato raggiungimento dello scopo, per cui si rientra comunque nella sfera del possibile.

A farsi carico di riunire le parti sarà lo stesso Romoli, che ha intenzione di incontrare i due sfidanti designati, Maurizio Salvador e Franco Dal Mas, sicuramente quest'oggi. «Assolverò a questo compito - afferma il coordinatore regionale - perché è auspicabile che il congresso giunga a soluzioni unitarie, così come è avvenuto nelle altre parti della regione. Un risultato da raggiungere soprattutto se la dialettica interna tocca toni che non appartengono più al normale contraddittorio». Ma non sarà l'unità ad ogni costo. «Non è la fine del mondo - precisa Romoli - se domani si confronteranno due candidati. Comunque vedremo cosa maturerà nelle prossime ore. Da parte mia ho cercato di trovare una soluzione anche nei giorni scorsi, ma quando i ragionamenti politici sono sostituiti da contrapposizioni personali è difficile individuare il bandolo della matassa».

La giornata di ieri, in casa degli azzurri, era cominciata con il deposito delle candidature. Salvador, sostenuto oltre che dalla componente democristiana anche dal presidente della Provincia, Elio De Anna, ha l'appoggio di una lista per il coordinamento provinciale composta da Michelangelo Agrusti, Adriano Bomben, Danilo Canderan, Luigino Cecco, Italo Cover e Mauro Vagaggini. La risposta di socialisti, Pedicini e liberali di Boenco è stata la ricandidatura di Franco Dal Mas, con una lista formata da Isidoro Nosella, Ezio Rossit, Silvana Cesca, Simone Cigana, Roberto Ceraolo e Mario Della Toffola. La ripartizione dei posti verrà effettuata con il metodo proporzionale in base all'ordine d'indicazione, per cui è ipotizzabile che, sia che vinca l'uno, sia che vinca l'altro, nel coordinamento siederanno Agrusti, Bomben, Nosella e Rossit.

Liste depositate nella sede regionale e quindi presentazione ufficiale per Salvador che, a Villa Ottoboni, ha riunito circa cento sostenitori, affiancato da De Anna e dall'assessore provinciale, Angioletto Tubaro. La parola d'ordine è stata anteporre i valori di Forza Italia alla logica dei tesseramenti anomali, con iscrizioni raddoppiate nel giro di un anno (da mille 448 del '99 a 3 mila 42 del Duemila). «Il timore di molti - ha sottolineato Salvador - è che il partito possa essere tenuto in ostaggio da operazioni di tesseramento e organizzative. Il mio mandato sarà quello di ricercare una soluzione unitaria per gestire le elezioni e portare il partito al congresso in autunno».

Durissimo, invece, De Anna nei confronti del consigliere regionale, Adino Cisilino, giunto l'altro giorno in provincia a ricordargli che non deve confondere il suo ruolo istituzionale. «Cisilino - ha replicato De Anna - dovrebbe tenere a mente che primo compito di un eletto è quello di sostenere la linea del movimento, votando ad esempio il bilancio regionale, cosa che lui non ha fatto. E' bene, quindi, che prima di occuparsi di cose che non lo riguardano, cominci a fare il suo dovere».

Situazione, quindi, di grande fibrillazione, fortemente condizionata dalla scadenza elettorale. Stando ad indiscrezioni, infatti, l'accordo che ha portato alla ricandidatura di Dal Mas è fondato sull'indicazione alla carica di sindaco di Giuseppe Pedicini, ma anche all'attribuzione di altri incarichi, come la presidenza del Consiglio comunale a Santina Zannier. Conti che rischiano di essere fatti senza l'oste. Voci insistenti parlano di un accordo Forza Italia-Lega su scala regionale che assegna al Carroccio la designazione del candidato primo cittadino di Pordenone.

Un movimentismo che coinvolge anche gli altri schieramenti politici. Ieri Alvaro Cardin ha guidato le truppe pordenonesi al convegno di Sergio D'Antoni a Udine, mentre il coordinamento dei radicali guidato da Stefano Santarossa ha candidato alle elezioni senatoriali, Franco Vampa, il quale darà una risposta in questi giorni. Una scelta che non rientrà né nel centro-destra, né nel centro-sinistra.