Conquistare una occasione storica.

Lettera inviata a "IL PICCOLO" per la pubblicazione:

Dopo le note vicende che hanno accompagnato l'approvazione di una nuova legge elettorale in Friuli Venezia Giulia, la sua successiva bocciatura con il referendum confermativo e le polemiche che ad esso ne sono seguite, è apparso a tutti chiaro l'enorme divario che separa la stragrande maggioranza dei cittadini, ormai da anni orientata a confermare l'orientamento per un sistema elettorale maggioritario e presidenzialista, e pochi partiti o individualità di partito che cercano di perseguire senza successo tale obiettivo anche nella nostra regione. La storia è conosciuta, da quando il Parlamento ha delegato ai Consigli Regionali la possibilità di riscrivere le proprie leggi elettorali, la Regione Friuli Venezia Giulia è stata la prima a cogliere questa opportunità. Un'occasione perduta, come tutti hanno potuto constatare il 29 settembre scorso, dall'arroganza di una maggioranza di centro-destra che è andata pervicacemente nella direzione opposta da quella voluta dalla maggioranza degli elettori.

Tuttavia il prossimo Consiglio Regionale dovrà necessariamente approvare una nuova legge elettorale, anche grazie ai poteri che il Parlamento, con la modifica dell'articolo 12 dello Statuto, ha recentemente delegato alla Regione FVG. La partita è quindi oggi riaperta, nuove soluzioni possono essere avanzate in vista delle prossime elezioni regionali, anche se i favoriti rimangono ancora le componenti proporzionaliste ben radicate nelle fila di tutti gli schieramenti politici. Di presidenzialisti-maggioritari purtroppo neanche l'ombra.

Queste forze se ci sono, spesso non riescono a manifestarsi, e se a volte si manifestano non riescono ad avere la dovuta efficacia. Occorre quindi, dal mio punto di vista fare un tentativo , prima che sia troppo tardi, per chiamare a raccolta ed aiutare affinché si manifesti, anche la componente maggioritaria e presidenzialista all'interno ed all'esterno di tutte le forze politiche, culturali e dell'informazione nella nostra regione.

La democrazia è anche e soprattutto scontro e confronto tra ipotesi alternative limpide e chiare che danno agli elettori la possibilità di scegliere, alla democrazia di costruirsi uno spazio per crescere ed irrobustirsi ed alle forze politiche di ancorarsi a temi su cui assumersi responsabilità. Se questo riusciremo per tutti ad assicurare, sarà conquistata anche una occasione storica, dopo tanti anni dalla loro istituzione e costituzione, per ripensare al ruolo ed al funzionamento delle Regioni, per migliorarne efficienza, efficacia e trasparenza.

A partire proprio dal sistema elettorale la Regione Friuli Venezia Giulia potrà infatti scegliere un insieme di regole che metta più esplicitamente in luce le capacità, la storia ed i programmi dei candidati; avvicinare eletto ed elettore a partire da un collegio territoriale limitato, e dare migliore espressione alle istanze che lì sorgono e si sviluppano ma anche mettere nelle condizioni gli stessi di instaurare un rapporto con gli elettori, di responsabilità e trasparenza. Un sistema elettorale presidenzialista, maggioritario a turno unico, non solo potrà influire positivamente su come i partiti o le liste sceglieranno i candidati e finanzieranno le relative campagne, ma anche su come affronteranno lo scontro ed il confronto politico, consentendo all'elettore una scelta responsabile più facile perché fondata su più marcate alternative di storie e programmi.

Anche per queste ragioni oggi personalità di ogni schieramento politico, uomini e donne della cultura, del sindacato, del mondo del lavoro e delle professioni, stanno firmando, finanziando e convocando con un manifesto-appello la "convention" dal titolo "IO SONO PER IL MAGGIORITARIO" che si terrà a TRIESTE sabato 22 FEBBRAIO all'hotel JOLLY alle ore 10,00. Un manifesto-appello per sollecitare e spingere il prossimo consiglio regionale a prendere in considerazione anche questa opzione.

Forse è una opportunità seriamente da valutare e cogliere.

Marco Gentili

Trieste 04-02-2003

Le personalità che hanno per il momento sottoscritto il manifesto-appello:

Alda Paoletti presidente associazione PETRA - Alessandra Scaramuzza regista - Alessandro Claut presidente associazione "Amici della Terra" Trieste - Alessandro Mendizza membro del direttivo della associazione radicale "Riformatori Presidenzialisti" - Anna Piccioni già consigliere regionale FVG - Christina Sponza segretario associazione radicale "Riformatori Presidenzialisti" - Davide Moratto impiegato - Diego Volpe Pasini insegnante, segretario del movimento politico "SOS Italia" - Elisabetta Fachin consigliere provinciale TS (F.I.) - Franco Baritussio sindaco di Tarvisio, consigliere regionale FVG (A.N.) - Franco Paticchio direttore del quotidiano "Trieste Oggi" - Gabriele Cianci avvocato presidente comitato "Liberal-Democratico" - Gianfranco Carbone avvocato, già vice-presidente della regione FVG - Ladi Minin già assessore del comune di Trieste - Luca Visentini segretario regionale UIL FVG - Marzia Postogna attrice - Massimiliano Boscolo presidente della associazione radicale "Antonio Russo" - Maurizio Bradaschia architetto, docente universitario, già assessore del Comune di Trieste - Paola Sain libero professionista - Paolo Vagliasindi ingegnere - Piero Fornasaro de Manzini avvocato - Pietro Colavitti esponente del movimento politico "Bell'Italia" - Pino Ferfoglia pittore - Silvana Alessio Martinelli presidente associazione FIDAPA - Silvia Mosco cantante - Uberto Drossi Fortuna già assessore del comune di Trieste (Lista ILLY) - Giampiero Fasola già assessore regionale alla Sanità - Umberto Tirelli medico oncologo -

Presiede MASSIMO BORDIN Direttore di Radio Radicale - Conclude il segretario di Radicali Italiani DANIELE CAPEZZONE